Camminare a piedi scalzi (gimnopodismo) è, per molte persone, un piacere irrinunciabile. Si tratta di un’attività che molti utilizzano per migliorare la circolazione venosa, la postura, l’equilibrio o come un semplice passatempo. È stato dimostrato che camminare a piedi nudi apporta numerosi benefici alla salute fisica e psichica. Infatti, se è vero che indossare le giuste calzature sportive può ridurre l’impatto con il suolo e ammortizzare l’atterraggio del piede, è anche vero che camminare a piedi scalzi produce maggiori vantaggi e non presenta particolari controindicazioni.
Camminare a piedi scalzi: quanto è salutare?
Se praticato con quotidianità e costanza, ad esempio 30-40 minuti o più al giorno, il gimnopodismo può apportare diversi benefici, soprattutto a vantaggio del sistema cardiovascolare e muscolo-scheletrico. In linea generale, camminare a piedi scalzi aiuta a:
• Stimolare una corretta postura: la pianta del piede è dotata di recettori sottocutanei che interagiscono col sistema nervoso centrale ed elaborano informazioni riguardanti la postura. La stimolazione dei circuiti nervosi grazie al contatto dei piedi con il pavimento condiziona il sistema posturale fine, responsabile del mantenimento della nostro equilibrio e postura eretta.
• Tonificare i muscoli di gambe, glutei e addome: oltre a migliorare la circolazione sanguigna, camminare a piedi nudi su una superficie irregolare (sabbia, prato o ghiaia) coinvolge in modo intenso i muscoli degli arti inferiori e aiuta a rafforzare le caviglie.
• Riattivare il microcircolo delle gambe e ridurre il gonfiore: camminare scalzi aiuta a contrastare disturbi circolatori quali pesantezza, gonfiore, intorpidimento e formicolio alle gambe. Favorisce il ritorno venoso, ossia il ricambio di sangue negli arti inferiori.
• Contribuire a formare il piede dei bambini: il gimnopodismo contribuisce alla formazione della volta plantare dei bambini, allo sviluppo adeguato della andatura, della colonna vertebrale e della postura. Fino all’età di 4 anni, infatti, i bambini hanno il piede piatto fisiologico e l’appoggio dei loro talloni è da correggere. Farli camminare scalzi o con le calze antiscivolo struttura meglio la loro arcata plantare.
• Stimolare la pianta dei piedi come la riflessologia plantare: camminare a piedi nudi sul prato, sulla sabbia o su un sentiero del bosco sollecita i circuiti nervosi della pianta dei piedi ed esercita effetti benefici sugli organi interni, esattamente come quelli ottenuti mediante la riflessologia plantare.
• Eliminare lo stress: oltre a donare stabilità fisica ed equilibrio, la stimolazione dei recettori sottocutanei dei piedi regala una sensazione di benessere psichico. Camminare a piedi scalzi, soprattutto su una superficie irregolare e in un contesto rilassante come la riva del mare o l’alta montagna, è distensivo e riposante. Se praticato quotidianamente a fine giornata, il gimnopodismo libera i cattivi pensieri e lo stress accumulato.
Camminare a piedi scalzi: controindicazioni
Non sono state evidenziate particolari controindicazioni del gimnopodismo. Tuttavia, se praticato in maniera spropositata, potrebbe causare dolori articolari, tallonite e alterazioni cutanee (callosità) che incidono anche sull’aspetto estetico dei piedi. Inoltre in molti sostengono che camminare scalzi possa mettere i piedi a rischio di possibili infezioni fungine. Infine è bene specificare che questa attività è sconsigliata ai pazienti diabetici, con problemi osteoarticolari, quali artrite, alluce valgo e dita a martello.