Come leggere le etichette alimentari per fare scelte salutari

Lettura delle etichette alimentari

Per legge il Regolamento dell’Unione europea impone che tutte le confezioni alimentari, di cibi freschi o a lunga conservazione, siano provviste dell’etichetta nutrizionale, detta comunemente “etichetta alimentare”: l’indicazione completa di tutti gli ingredienti e valori nutrizionali. Trattasi di un’etichetta obbligatoria e fondamentale: una vera e propria guida al consumo dell’alimento, del quale vengono riportate tutte le info utili: dall’elenco degli ingredienti alla ditta/azienda produttrice. Prima di acquistare un alimento è importante leggere scrupolosamente l’etichetta nutrizionale, per evitarne un consumo che potrebbe causare conseguenze serie per la salute. La lettura dell’etichetta alimentare è indispensabile anche in caso di prodotti da forno decongelati e a breve scadenza, che possono essere acquistati liberamente, ad esempio nei supermercati e nel banco della panetteria e/o gastronomia. Sebbene le etichette dei cibi siano abbastanza smart e intuitive, non tutti hanno la giusta dimestichezza per interpretarle correttamente. In questo articolo vi forniremo una guida pratica che vi aiuterà a familiarizzare con le etichette nutrizionali dei cibi.

Etichette alimentari: la guida alla lettura

Quali sono le informazioni imprescindibili che le aziende alimentari devono obbligatoriamente riportare nelle etichette nutrizionali in base al Regolamento dell’Unione europea? Esaminiamo le principali.

1. Stato fisico dell’alimento: i produttori sono tenuti ad informare i consumatori dello stato fisico dell’alimento venduto: fresco, congelato, decongelato, surgelato, liofilizzato o affumicato.

2. Elenco degli ingredienti: tutte le materie prime utilizzate per la realizzazione di un alimento devono essere indicate in ordine decrescente di peso. Se ad esempio sono stati utilizzati oli o grassi vegetali, è obbligatorio indicare l’origine specifica (olio di colza, olio di palma, grassi idrogenati, etc).

3. Presenza di eventuali allergeni: soia, latte, crostacei, molluschi, uova, cereali, frutta secca, senape, sedano, anidride solforosa, lupini e semi di sesamo possono essere ingredienti innocui per la stragrande maggioranza dei consumatori, ma per alcuni soggetti affetti da allergie alimentari possono essere anche fatali. La presenza di eventuali allergeni contenuti in un alimento deve essere messa in risalto rispetto agli altri ingredienti elencati, in modo tale da permetterne una rapida individuazione.

4. Durabilità dell’alimento: la data di scadenza e i giorni di conservazione dopo l’apertura sono informazioni estremamente utili. Permettono di evitare che un alimento venga consumato quando non è più commestibile.

5. Paese di origine e paese di produzione: in caso di ortofrutta, prodotti lattiero-caseari, pesce, carni, pasta, riso, miele e olio di oliva, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali impone che le aziende ne indichino il luogo di origine e il luogo di produzione. In caso di latticini, nella fattispecie, è necessario che i produttori riportino persino il paese di mungitura e il paese di condizionamento/trasformazione.

6. Valori nutrizionali: tra le informazioni più importanti riportate nelle etichette alimentari annoveriamo i valori nutrizionali. Trattasi della descrizione dettagliata delle Kcal, dei grassi, dei carboidrati, delle proteine, dei zuccheri, delle fibre, delle vitamine e del sale. Tutti i valori devono essere sempre relativi a 100 grammi di prodotto.

7. Indicazioni nutrizionali marginali: tra le informazioni alimentari extra che possono essere riportate nelle etichette dei cibi vi sono i cosiddetti claims. Un classico esempio di claims è la dicitura “Senza zuccheri aggiunti”, “Senza olio di palma” o “a basso contenuto di sale”. Per poter inserire tali indicazioni, le aziende produttrici sono tenute a seguire scrupolosamente le disposizioni pubblicate nel Regolamento CE 1924/2006 e s.m.i. É severamente vietato inserire informazioni differenti da quelle imposte dal regolamento.

 

(Fonte immagine: Pixabay)
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