I muscoli sono tessuti del corpo umano deputati al movimento e alla protezione della struttura osteoarticolare. Sono costituiti principalmente dai miociti, unità morfologiche che compongono i fascicoli muscolari. I muscoli esplicano quattro importanti funzioni: sorreggere il corpo, e permetterne il movimento, proteggere la struttura osteo-articolare e riscaldare l’organismo. La loro infiammazione, meglio nota come miosite, costituisce la più frequente ed invalidante tra le infiammazioni muscolari. Le cause che ne sono alla base, impegnano gli specialisti in un processo diagnostico spesso lungo e articolato.
Miosite: quali sono i sintomi?
La sintomatologia della miosite, la malattia che colpisce i muscoli, è caratterizzata da episodi dolorosi improvvisi accompagnati da sintomi quali:
- Debolezza ai muscoli
- Dolori ai muscoli
- Crampi ai muscoli
- Atrofia muscolare
Il dolore insorge e termina in maniera brusca e, talvolta, a questo quadro sintomatologico possono aggiungersi ulteriori sintomi, anche importanti a seconda della tipologia di miosite. Tra questi annoveriamo:
- Febbre
- Difficoltà a deglutire
- Vista sdoppiata
- Brividi di freddo
- Cardiomiopatia dilatativa
- Rash cutanei.
Miosite: le diverse tipologie e come distinguerle
Esistono varie forme di miosite. Grazie alle preziose spiegazioni dei migliori specialisti in reumatologia, possiamo classificare le forme più comuni in:
- Miopatie infiammatorie idiopatiche (infiammazione dei muscoli e delle fasce muscolari, associata a processi infiammatori di altri organi quali la pelle e i polmoni)
- Miosite infettiva (infiammazione dei muscoli causata da virus, batteri o parassiti)
- Miosite associate ad altre malattie (quali l’artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico, la malattia mista del tessuto connettivo, la sclerosi sistemica e la sindrome di Sjögren primaria)
- Miosite ossificante (infiammazione causata dalla formazione di massa ossea anomala all’interno della struttura muscolare, che causa: deformità degli arti, forti insopportabili, ridotta mobilità e a volte la compattazione delle fibre muscolari)
- Miosite iatrogena (infiammazione causata dall’effetto collaterale di alcuni medicinali, come ad esempio quelli deputati all’abbassamento del colesterolo ematico, come le statine e i fibrati., e la zidovudina, un antivirale somministrato per curare l’AIDS).
Miosite: come si effettua la diagnosi?
Il medico specialista in reumatologia sottopone il paziente ad una visita preliminare, supportata da esami strumentali e di laboratorio (esami ematochimici e biopsia muscolare). Durante la visita, il reumatologo indaga la storia clinica del paziente e raccoglie informazioni essenziali quali la durata dell’infiammazione e l’ubicazione del dolore.
Miosite: qual è la terapia e il trattamento farmacologico?
La terapia per la miosite è strettamente correlata all’eziologia dalla patologia. In genere il trattamento terapeutico stabilito dal medico è basato sulla somministrazione di farmaci e la correzione di alcune abitudini comportamentali del paziente.
Per le forme autoimmuni di miosite, la terapia prevede la somministrazione di farmaci corticosteroidi (prednisone, desametasone, triamcinolone, betametasone, beclometasone, flunisolide e fluticasone). Per le forme di miosite di origine infettiva, la terapia verte a debellare l’agente infettivo che ha scatenato la patologia attraverso la somministrazione di farmaci antibiotici (vancomicina, la teicoplanina, la tigeciclina, la daptomicina, il linezolid o la daptomicina). Per alleviare la sintomatologia dolorosa, il reumatologo prescrive anche farmaci antidolorifici e antinfiammatori non steroideo (Fans). Nelle tipologie di miosite più gravi e rare, quali la miosite ossificante, ovvero la formazione di masse ossee anomala all’interno delle fibre muscolari, è indispensabile ricorrere alla chirurgia. Questo perchè nelle fasi avanzate della patologia, le masse anomale si densificano e possono andare incontro alla fusione con la struttura ossea.
Miosite: è possibile prevenirla?
Una buona prevenzione della miosite può venire dall’osservanza di alcune semplici precauzioni. Per le forme infettive, le azioni di prevenzione più sicure sono:
- Sottoporsi al vaccino antinfluenzale con cadenza annuale
- Eliminare eventuali parassiti presenti nella carne attraverso una cottura adeguata
- Igienizzare la pelle ogni giorno
- Non eccedere con l’uso di farmaci.
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