La diastasi addominale, detta anche diastasi dei muscoli retti addominali, è l’allargamento permanente della muscolatura retto-addominale centrale, di norma contigua. Oltre a causare disagio estetico, è responsabile di problemi di salute non indifferenti. Può manifestarsi con lombalgia di forte intensità, rigidità alla schiena, dolori lombosacrali, senso di vomito, ernia, incontinenza, disfunzioni urinarie, difficoltà dell’apparato respiratorio e gastrointestinale. La diastasi addominale può o non può aggravarsi con i movimenti e, nei casi più severi, il dolore può irradiarsi al bacino e alle anche.
Diastasi addominale: le cause e i fattori di rischio
Gran parte dei sintomi della diastasi dei muscoli retti addominali possono essere correlati a varie cause. In primis si punta il dito contro la gravidanza. Negli ultimi mesi che precedono il parto, infatti, le gestanti assistono ad un significativo aumento del volume dei muscoli retti addominali. Un vero e proprio cambiamento della geometria muscolare dell’addome che provoca un antiestetico effetto “pancia molle”. Tra gli altri fattori di rischio annoveriamo anche l’età della donna durante la gravidanza. La diastasi addominale si verifica più frequentemente nelle donne di età superiore ai 35 anni. Infine viene puntato il dito anche contro l’obesità patologica: una malattia cronica multifattoriale da non sottovalutare.
Diastasi addominale: perché rappresenta una patologia
Sebbene si possa vivere tranquillamente con la diastasi dei muscoli retti addominali, possono verificarsi casi in cui questo allargamento permanente della muscolatura non sia asintomatico. Se si accusano episodi ricorrenti di lombalgia, gonfiore addominale e disfunzioni urinarie, è opportuno sottoporsi ad accertamenti e indagini diagnostiche mediche quali l’ecografia. Può accadere, inoltre, che con il passare del tempo i sintomi della diastasi addominale peggiorino. In questo caso può essere risolutivo sottoporsi ad un intervento chirurgico.
Diastasi addominale: l’intervento in laparoscopia è la soluzione
L’unico intervento in grado di risolvere definitivamente la diastasi dei muscoli retti addominali è l’operazione chirurgica, da effettuare esclusivamente in strutture mediche specializzate e con competenze adeguate. L’intervento consiste nel riposizionamento
dei muscoli retti addominali mediante incisioni verticali sulla parete addominale e relative suture. Trattasi di incisioni particolarmente dolorose, di lenta guarigione e con risultati finali discutibili dal punto di vista estetico. Per tale ragione, sono nate nuove tecniche chirurgiche di minima invasività: l’operazione in laparoscopia. Mediante il laparoscopio, un piccolo tubo che all’estremità presenta una telecamera a fibre ottiche che ha la funzione di illuminare e mostrare la cavità addominale, il chirurgo plastico esegue tre piccoli fori al di sopra dell’area pubica, entra nell’addome e plica (ovvero cuce) la fascia dei muscoli retti, ricollocandola e rinforzandola. I risultati estetici sono di gran lunga migliori e degni di nota: le cicatrici appaiono decisamente piccole e il risultato finale è soddisfacente. Per ciò che concerne la fase post operatoria, dopo l’intervento le pazienti devono applicare delle accortezze specifiche per favorire il processo di cicatrizzazione (che in genere si conclude in massimo 6 giorni). L’unico lato negativo di questa tecnica chirurgica è rappresentato dai costi di esecuzione: si utilizzano materiali medici sofisticati, il cui costo non sempre è coperto dal sistema sanitario nazionale e/o polizze sanitarie.