Che cos’è la terapia chelante? È considerata una medicina alternativa che ha lo scopo primario di eliminare i “metalli pesanti” e le tossine dal corpo.
Anche se pensiamo erroneamente che solo in rari casi si verifichi l’avvelenamento accidentale, i metalli pesanti sono più comuni di quanto si pensi.
Qualche esempio? Se si consuma pesce o pollame allevato con gli antibiotici o ortaggi coltivati in paesi stranieri (come la Cina) che non sono certificati biologici, è più probabile che il nostro organismo abbia un livello di tossicità da metalli pesanti molto elevato.
La terapia chelante utilizza una soluzione chimica chiamata EDTA (acido etilendiamminotetracetico), che viene somministrata nel corpo – di solito iniettata nel sangue – in modo tale che possa legarsi ai metalli pesanti in eccesso.
Una volta legato alle “tossine” presenti nel corpo, l’EDTA permette di disintossicare il corpo dai metalli pesanti eliminandoli prima che si sviluppino le patologie.
[amazon_link asins=’887136757X’ template=’ProductCarousel’ store=’consiglibenes-21′ marketplace=’IT’ link_id=’e3cd1749-1379-11e9-a4c3-69ec64d46f32′]
[amazon_link asins=’B01JHKCWRC’ template=’ProductCarousel’ store=’consiglibenes-21′ marketplace=’IT’ link_id=’ea1695fd-1379-11e9-96f5-1be9d444ec95′]
Terapia chelante: a cosa serve?
Sviluppata e utilizzata dagli anni ’50 per trattare l’intossicazione da metalli pesanti, la terapia chelante con EDTA viene ancora oggi utilizzata per rimuovere i metalli pesanti comuni, tra cui piombo, mercurio, rame, ferro, arsenico, alluminio e calcio.
Pur essendo avversata dalla medicina tradizionale, diversi studi scientifici hanno dimostrato che la terapia chelante riduce il rischio di infiammazione, le malattie cardiache, le infezioni, etc.
La maggior parte di coloro che ricorrono alla terapia di chelazione ritengono che li aiuti a rimanere immuni dalle malattie comuni, dalle tossine ambientali e dallo stress.
Gli studi dimostrano che la chelazione è scientificamente provata: aiuta a disintossicare il corpo dai metalli in eccesso o dalle tossine, specie da alcuni tipi di piombo o di mercurio che possono portare all’avvelenamento.
La Food and Drug Administration negli Stati Uniti ha approvato l’uso della terapia chelante con EDTA per il trattamento dell’avvelenamento da piombo e per ridurre i sintomi della malattia coronarica.
Cos’è l’EDTA?
L’EDTA è un tipo di amminoacido sintetico artificiale. In alternativa, può essere utilizzata anche un’altra sostanza conosciuta come DMPS (acido 2,3-dimercapto-1-propanosolfonico), che funziona in modo simile.
La terapia di chelazione funziona legando i sali alle molecole nel sangue una volta che l’EDTA viene iniettato nelle vene.
Dopo che l’EDTA si lega ai metalli pesanti, transitano verso i reni per essere eliminati dal corpo attraverso l’urina.
Gli “agenti chelanti” come EDTA e DMPS aiutano a disintossicare il corpo dalle sostanze tossiche che contribuiscono a cagionare diverse malattie croniche.
Gli agenti chelanti hanno legami specifici che si formano tra molecole organiche e metalli. Ciò conferisce loro la capacità di “legarsi” ai metalli che si accumulano nel sangue, negli organi principali e nei vasi sanguigni.
Alcuni agenti chelanti, inclusi i peptidi come il glutatione e la metallotioneina, sono stati ben studiati per eliminare le tossine dal corpo, senza la necessità di ricorrere a costosi interventi chirurgici.
Quali sono i benefici della terapia chelante?
Uno dei maggiori benefici della terapia chelante è la sua capacità di aiutare a controllare i livelli dei metalli pesanti accumulati nel corpo.
I metalli, tra cui piombo, mercurio, alluminio e arsenico, possono causare conseguenze dannose sulla salute umana: influiscono sulle funzioni del sistema nervoso centrale, cardiovascolare, immunitario e scheletrico.
Alcuni dei più sintomi di tossicità da metalli pesanti includono:
- sindrome dell’affaticamento cronico,
- difficoltà nell’apprendimento e nella memorizzazione di nuove informazioni,
- problemi di concentrazione,
- malattie autoimmuni,
- disturbi neurologici e declino cognitivo,
- asma,
- dolore articolare o muscolare,
- cambiamenti dell’umore, compresi depressione e ansia.
Fonte immagine: draxe.com