Le fessure cutanee, dette anche ulcerazioni o fissurazioni cutanee, sono il campanello d’allarme di molteplici disturbi dermatologici. Possono presentarsi in diverse aree del corpo quali talloni, gomiti, caviglie, mani, piedi, seno, zona anale e perianale. Queste particolari ulcerazioni contribuiscono a rendere la cute secca, irritata e sensibile oltre che disidratata e ruvida. Nei casi più severi le fissurazioni si presentano rosse e possono sanguinare: condizione che aumenta il rischio di contaminazione batterica e insorgenza di infezioni. Dato l’elevato rischio di recidiva, andrebbero sempre curate e mai trascurate. Rivolgersi ad un medico specialista in dermatologia è indispensabile, soprattutto nel caso in cui i metodi di automedicazione non donano alcun sollievo.
Fessure cutanee: la sintomatologia
Quando si parla di fessure cutanee, in genere i sintomi correlati sono i seguenti:
- Arrossamento cutaneo
- Ridotta elasticità dell’epidermide
- Screpolature pari o superiori a 2 centimetri
- Lesioni sanguinolente e possibile fuoriuscita di siero
- Sensazione di prurito insopportabile e ingestibile
- Dolore con vari livelli di intensità
- Fastidio durante lo svolgimento delle attività lavorative e non.
Fessure cutanee: le cause più frequenti
Scopriamo quali sono le cause più frequenti che possono scatenare l’insorgenza di fissurazioni cutanee:
- Grave livello di disidratazione cutanea
- Esposizione a temperature molto basse o molto alte
- Danni causati dai raggi solari
- Sfregamento di due superfici corporee contigue
- Reazione a detergenti aggressivi o cosmetici non naturali
- Patologie infiammatorie di vario genere.
Grave disidratazione cutanea: cosmetici, detergenti, esfolianti, prodotti schiarenti, terapie farmacologiche e fattori ambientali posso essere all’origine di una pelle disidratata. La conseguenza è la formazione di fastidiose fissurazioni e tagli.
Traumi da sfregamento: il continuo sfregamento di due superfici corporee contigue (come ad esempio le cosce) può causare l’irritazione dello strato più superficiale della pelle e quindi la formazione di fessure cutanee.
Reazione a detergenti aggressivi e cosmetici non naturali: alcune sostanze chimiche aggressive possono alterare la barriera idrolipidica della pelle e causare effetti collaterali e indesiderati, tra cui le ulcerazioni cutanee.
Danni solari: l’esposizione ai raggi UVA e UVB, che causa l’invecchiamento precoce della pelle, può danneggiare in maniera significativa la superficie cutanea, rendendola estremamente sensibile alla formazione di ulcerazioni cutanee.
Patologie infiammatorie: psoriasi, diabete, ipotiroidismo, cirrosi epatica, Morbo di Hashimoto e molte altre patologie possono causare uno sbilanciamento del collagene e del film idrolipidico. Il risultato è la comparsa di fissurazioni in diverse aree del corpo.
Fessure cutanee: prevenzione e trattamento
Se le fessure cutanee ci ostacolano nel regolare svolgimento delle attività quotidiane, gli specialisti di dermatologia consigliano di ricorrere a rimedi e trattamenti in grado di alleviare la sintomatologia. Vediamo quali sono i piu efficaci:
- Igienizzare l’area cutanea lacerata con acqua e sapone o una soluzione salina: evitate l’uso dell’acqua ossigenata, poiché può danneggiare le nuove cellule cutanee in formazione all’interno delle fessure. Coprite le ulcerazioni con una medicazione antiaderente e cambiatela 1 o 2 volte al giorno, qualora dovesse sporcarsi.
- Applicare il Burro di Cupuacu: per idratare la pelle e mantenerla elastica, optate per un emolliente naturale quale il Burro di Cupuacu, ricco di trigliceridi, acidi grassi saturi, insaturi e steroli. Massaggiatelo fino al completo assorbimento.
- Bere circa 2 litri di acqua minerale al giorno: grazie alla continua idratazione l’organismo si mantiene efficente e riduce il rischio di formazione di fessure cutanee.
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