Fumo e invecchiamento della pelle: ci sono correlazioni?

Fumo e invecchiamento della pelle

Uno dei molteplici lati negativi del tabagismo è l’invecchiamento cutaneo precoce. Oltre a danni gravi come l’insorgenza di tumori e patologie cardio-respiratorie, a subire gli effetti deleteri del fumo è proprio la nostra pelle. La nicotina e il tabacco, infatti, sono gli acerrimi nemici dell’epidermide, poiché le sostanze nocive veicolate dal fumo esplicano i loro effetti rovinosi direttamente sul derma. Le componenti tossiche e irritanti del fumo spengono l’incarnato e riducono il grado di idratazione dello strato corneo.

Fumo e invecchiamento cutaneo: le sostanze tossiche contenute nelle sigarette

Non tutti i fumatori sono a conoscenza della quantità sbalorditiva di sostanze tossiche introdotte con le sigarette. Fumando una sigaretta, infatti, si introducono più di 7000 sostanze nocive considerate cancerogene dalla IARC, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro. Al di là del tabacco essiccato e le varie sostanze contenute, le sigarette subiscono numerosi processi di lavorazione per migliorarne l’aroma e la biodisponibilità. Attraverso la combustione del tabacco, le sigarette prigionano le seguenti sostanze chimiche:

Nicotina, responsabile dell’assuefazione e della dipendenza da fumo
Monossido di carbonio, responsabile dei danni a carico del sistema cardio-vascolare
Catrame, il quale contiene numerose sostanze cancerogene quali il benzopirene e idrocarburi aromatici
Acetone
Acido cianidrico
Ammoniaca
Nitrosamine
Toluene

Danni estetici e invecchiamento da fumo

L’azione meccanica del fumare può avere conseguenze deleterie sulla salute della pelle. In primis la contrazione dei muscoli mimici del volto causa la formazione di profondi solchi labiali e rughe a zampa di gallina agli angoli esterni degli occhi. Inoltre la nicotina e il monossido di carbonio sprigionati dalle sigarette svolgono un’azione vasocostrittrice sui capillari sanguigni, che può provocare una pigmentazione irregolare della pelle, come la comparsa delle tipiche macchie cutanee da “Smoker’s face”.

Fumo e disidratazione cutanea

Importanti ricerche scientifiche hanno dimostrato che il tabacco è una fonte inesauribile di radicali liberi, che possono causare danni inestimabili al derma, quali invecchiamento precoce e disidratazione. Le componenti tossiche e nocive del fumo alterano il cosiddetto turn over cellulare, interferendo con la rigenerazione e la formazione di nuovo collagene ed elastina. Ogni qualvolta si aspira dalle sigarette, le vene si restringono, complicando l’irrorazione sanguigna e il passaggio dell’ossigeno, della vitamina A e dei micronutrienti imprescindibili per il rinnovamento cellullare della cute. Un fumatore incallito di 40 anni può riportare i medesimi segni di invecchiamento epidermico di un 60enne non fumatore.

Perdita di luminosità ed elasticità cutanea

Un altro effetto deleterio del tabagismo è la perdita di luminosità epidermica. L’incarnato diviene spento, opaco, privo di luminosità e di una nota cromatica tendente al grigio. La causa è strettamente correlata alla minore quantità di ossigeno che, restringendo i capillari, arriva ai tessuti. Inoltre le componenti tossiche contenute nella nicotina diminuiscono la capacità della cute di auto-rigenerarsi e ripararsi, di conseguenza anche il processo di cicatrizzazione delle ferite necessita tempi più lunghi. Poiché qualsiasi tipo di lesione della cute predispone a un’infezione, si evince che una lenta cicatrizzazione possa favorire un maggiore rischio di contrarre infezioni batteriche, malattie infiammatorie, idrosadenite suppurativa, lupus eritematoso cutaneo e psoriasi.

 

(Fonte immagine: Pixabay)
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