I disturbi dell’umore, detti anche disturbi affettivi, costituiscono un gruppo eterogeneo di sindromi psichiche che riguardano le oscillazioni umorali e le alterazioni psicologiche prolungate nel tempo. Trattasi di disturbi invalidanti che interferiscono con le attività quotidiane, compromettendo il rendimento scolastico o lavorativo e che causano un grave stato di disagio e ansia. Entrando nell’ambito del trattamento e della terapia dei disturbi dell’umore, la cura più efficace può prevedere la somministrazione di farmaci o, talvolta, può risultare necessario il ricovero presso una struttura ospedaliera. In questo articolo vi forniremo un focus approfondito sulle cause, i sintomi e i trattamenti dei disturbi dell’umore.
Quali sono le alterazioni del tono dell’umore?
I disturbi dell’umore si manifestano con frequenza variabile nella popolazione e si classificano in:
Depressione: un disturbo psichico specifico caratterizzato da una deviazione del tono umorale in senso splenico, mesto, con sintomi cognitivi, attitudinali e somatici che abbassano l’umore in maniera lieve o grave. La depressione compromette la qualità della vita, la socialità e la vita privata del soggetto che ne è affetto.
Mania: una sindrome psichica particolare caratterizzata da uno stato di eccessiva iperattività e da un aumento della velocità del pensiero, che spesso può degenerare in comportamenti psicotici. Un disturbo che influenza negativamente la qualità della vita di chi ne è affetto, ma dal quale si può guarire.
Umore disforico: uno stato emozionale caratterizzato da irascibilità, imbarazzo, sconforto e disagio. Chi ne soffre vive una condizione di costante irritabilità e sintomi maniacali.
Una sottocategoria dell’umore disforico è la disforia isteroide, caratterizzata da una condizione di apatia e torpore, spesso correlato a eventuale abuso di farmaci ansiolitici o bevande alcoliche.
Quali sono le cause dei disturbi dell’umore?
Importanti ricerche scientifiche ritengono che a scatenare i disturbi dell’umore possano essere fattori genetici, ereditari e psichici. A influenzare le oscillazioni umorali sarebbe, infatti, la modalità stessa con la quale il soggetto si approccia agli altri e alla società in generale.
Qual è la sintomatologia dei disturbi dell’umore?
L’individuo affetto da un disturbo dell’umore sviluppa emozioni specifiche che possono amplificarsi o ridursi negli anni successivi:
- Pensieri pessimistici e una visione negativa di sé e della società
- Difficoltà a svolgere le normali attività quotidiane
- Confusione mentale
- Infelicità
- Eccessiva euforia
- Scarsa autostima
- Mancanza di stimoli
- Irascibilità
- Imbarazzo
- Sconforto
- Disagio.
Può inoltre accusare un improvviso calo dell’umore a seguito di un evento traumatico (un lutto, un licenziamento, un divorzio, etc). Una sintomatologia che non è transitoria, ma che dura nel tempo.
Qual è il trattamento per i disturbi dell’umore?
Esistono diversi livelli di gravità dei disturbi dell’umore. Ad oggi non esiste una terapia specifica ma diversi approcci terapeutici che possono aiutare a controllare la sintomatologia. Tra questi annoveriamo:
- I farmaci,
- Le sedute di psicoterapia
- Le terapie di gruppo.
Le figure specialistiche coinvolte sono gli psichiatri e gli psicoterapeuti. Il trattamento dei disturbi dell’umore varia a seconda del paziente, alla sua sintomatologia e alla sua storia. Ad esempio per trattare diversi livelli di depressione può essere necessario somministrare i farmaci antidepressivi o gli stabilizzatori dell’umore.