MCHC alto in gravidanza: cosa significa?

Mchc in gravidanza

Durante la gravidanza è importante effettuare alcuni esami ematochimici che permettano di monitorare la salute della gestante e del nascituro. La ragione per cui si realizzano i previevi venosi durante la gestazione è quella di rilevare eventuali alterazioni nelle analisi e quindi intervenire o evitare possibili complicazioni che possono compromettere il decorso della gravidanza. A tal proposito occorre ammettere che la lista di prelievi venosi ai quali sottoporsi durante la gestazione è veramente lunga ma essenziale. Attraverso gli esami ematochimici, infatti, le future mamme possono controllare e monitorare i parametri del loro organismo e tenere d’occhio l’MCHC. Ma cosa significa esattamente MCHC? C’è da preoccuparsi se questo indice eritrocitario è troppo alto durante i nove mesi? Scopriamolo insieme.

MCHC in gravidanza: cos’è e cosa significa

L’acronimo MCHC (Mean Corpuscolar Hemoglobin Concentration) indica la misurazione dell’emoglobina corpuscolare. Monitorare la quantità di emoglobina contenuta in ogni singolo globulo rosso consente di valutare se la donna incinta è in stato di anemia. L’anemia è quella condizione patologica caratterizzata da una quantità insufficiente di globuli rossi sani nel sangue. Esistono due esami differenti per monitorare i valori dell’MCHC, il quale viene misurato in picogrammi (pg). Un picogrammo equivale ad un milionesimo di milionesimo di grammo.

Il primo esame per la misurazione dell’MCH consiste nellla suddivisione della quantità totale di emoglobina presente in un lt di sangue per il numero medio di globuli rossi contenuti sempre in un lt di sangue.

Il secondo esame, invece, consiste nel dosaggio dell’emocromo (ossia le analisi del sangue complete, in cui vengono valutati svariati parametri). In questo tipo di prelievo ematico si effettua il dosaggio dei globuli rossi e viene effettuata una vera e propria conta dell’emoglobina.

MCHC in gravidanza: quando i valori sono nella norma?

Proprio come per qualsiasi altro esame del sangue, anche nel caso dell’MCHC i valori di riferimento possono variare in base al laboratorio di analisi cliniche presso il quale viene effettuato il prelievo venoso. In genere la differenza tra i valori di un laboratorio e quelli di un altro è irrilevante. Per tale motivo i medici suggeriscono di fare riferimento solo ed esclusivamente ai valori riportati sul referto. I valori che rientrano nella norma per l’MCHC in gravidanza oscillano tra i 26 picogrammi e i 32 picogrammi.

MCHC alto in gravidanza: quando allarmarsi

Nel momento in cui i valori dell’MCHC in gravidanza sono decisamente alti e superano i valori di riferimento riportati sul referto delle analisi ematochimiche, le cause possono essere le seguenti:

• Anemia dovuta a celiachia
• Anemia macrocitica
• Carenza vitaminica, tra cui vitamina B12 e acido folico
• Intossicazione da farmaci
• Malattie a carico del fegato
• Scompensi della tiroide e da altre condizioni ormonali
• Consumo eccessivo di vino e alcolici
• Ustioni epidermiche.

MCHC basso in gravidanza: quando preoccuparsi

Nel momento in cui i valori dell’MCHC in gravidanza riportano che la concentrazione dei globuli rossi è troppo bassa, le cause potrebbero essere strettamente correlate ad una delle seguenti patologie e/o disturbi:

• Anemia microcitica
• Artrite reumatoidete
• Malnutrizione
• Diabete mellito
• Emorragie
• Infezioni
• Scompensi cardiaci
• Talassemia

 

(Fonte immagine: Pixabay)
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