La meditazione come strumento per il benessere psicologico

Meditazione

Prima di scoprire qual è la correlazione tra meditazione e benessere psicologico, cerchiamo di familiarizzare con questa pratica ascetica dando uno sguardo preliminare alla definizione fornitaci dal sito del dizionario Garzanti: “La meditazione è il raccoglimento dello spirito, come pratica ascetica che intende suscitare riflessioni”. Questa pratica millenaria giunta dall’Oriente trova le sue origini in ambito filosofico ed ecclesiastico. Si pone l’obiettivo di domare la mente, infondere tranquillità e serenità a scopo terapeutico. I benefici della meditazione per l’equilibrio psichico sono riconosciuti dal mondo scientifico, che da anni analizza e studia gli effetti della meditazione sul sistema nervoso e sul controllo dello stress. In questo articolo vi forniremo un focus approfondito sulla correlazione che intercorre tra questa pratica spirituale e il benessere psicologico.

La meditazione per ritrovare l’equilibrio emotivo

Meditare è un vero e proprio training per la psiche, da praticare sotto la guida di un insegnante. Un allenamento che non giova esclusivamente al fisico, ma anche all’anima. Dedicarsi alla meditazione equivale a:

Saper controllare le proprie emozioni: diminuire la percezione personale di stress, prevenire l’esaurimento nervoso e il burnout, essere più empatici nei riguardi di chi ci sta attorno. Quando ci si sente esauriti, infatti, la prima soluzione da attuare è prendersi un periodo di riposo, soprattutto se la causa dello stress psichico è un ambiente lavorativo particolarmente tossico. Per la gestione dell’esaurimento nervoso esistono specifici percorsi di meditazione che permettono di alleviare il sovraccarico mentale. Percorsi che consentono di ricercare e individuare i propri parametri fisiologici e imparare a gestirli. Una sorta di terapia cognitiva che aumenta il benessere psicofisico.

Ridurre ansia e attacchi di panico: ciò che caratterizza gli attacchi di panico è la perdita di controllo su se stessi. Quello stato di agitazione e paura che scatena il timore di morire, nei casi più gravi. La meditazione, qualunque sia la tipologia scelta, può aiutare in modo significativo ad affrontare questi attacchi. È una vera e propria risorsa che insegna a gestire le crisi di panico e liberare il corpo dalla tensione. Grazie ai meccanismi della mente è possibile rieducare il respiro consapevole e ritornare calmi, razionali, fuori da quella bolla di angoscia e terrore.

Migliorare concentrazione e memoria: praticando con costanza la meditazione, le abilità mnemoniche e la capacità di concentrazione migliorano. Un team di ricercatori ha dimostrato che grazie a questa pratica spirituale, la predisposizione a distrarsi diminuisce e la capacità di concentrazione aumenta.

Conoscere meglio il proprio “io”: la meditazione aiuta a valutare a fondo i propri pregi e difetti. Grazie al processo di introspezione, è possibile analizzare se stessi in modo non giudicante e conoscere i propri meccanismi interiori.

Curare la respirazione: il modo più semplice per calmarsi dallo stress è concentrarsi sulla respirazione. La meditazione aiuta a controllare il respiro, modularlo a un livello fisiologico e ottenere una sensazione di relax psicofisico. Curare la respirazione
è essenziale se si desidera distogliere l’attenzione dai pensieri negativi o depressivi. Concentrarsi sul respiro equivale a ridimensionare le preoccupazioni e le emozioni che causano inquietudine e stato di agitazione.

 

(Fonte immagine: Unsplash)
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