La dipendenza dal fumo è un disturbo caratterizzato dall’incapacità, da parte del fumatore, di astenersi dal fumare sigarette. La nicotina è nociva per molti organi del corpo e la cessazione definitiva dal fumo può dunque apportare solo benefici psicofisici. È oltremodo risaputo che smettere di fumare è molto importante sia per la nostra salute che per quella di chi ci sta intorno ed è esposto al fumo passivo. Sfortunatamente la disassuefazione dal fumo è sempre accompagnata da una sintomatologia ben definita che include una moltitudine di effetti indesiderati. Per citarne alcuni, irritabilità, insonnia e sbalzi umorali. Proseguendo con la lettura di questo articolo troverete un focus approfondito sui principali sintomi e trattamenti terapeutici più adeguati.
Quali sono i sintomi di chi smette di fumare?
I soggetti che intraprendono un percorso di disassuefazione dalla nicotina possono sperimentare una vasta gamma di sintomi. La sospensione dal fumo di per sé può dar luogo a:
• Ansia
• Agitazione e nervosismo
• Debolezza, vertigini e giramenti di testa
• Cefalea ed emicrania
• Senso di vomito
• Dolori addominali
• Tosse e sintomi para influenzali
• Sbalzi umorali
• Insonnia e incubi
• Depressione e sensazione di inquietudine
• Irritabilità e irrequietezza
• Incapacità a concentrarsi
• Sudorazione
• Aumento di peso corporeo
• Olfatto alterato
Qual è la durata dei sintomi della sospensione dal fumo?
I sopra citati sintomi da sospensione dal fumo tendono a essere più forti nei primi 3 o 4 giorni successivi. Superata la prima fase, con il passare dei giorni la sintomatologia va scemando. Orientativamente si parla di un intervallo di tempo che va dalle 3 alle 4 settimane. Tuttavia alcuni sintomi di bassa intensità possono manifestarsi anche nei 6 mesi successivi all’ultima sigaretta.
Qual è il trattamento e la terapia per alleviare i sintomi?
Affinché il percorso di disassuefazione da fumo vada a buon fine, è opportuno coniugare l’utilizzo di prodotti sostitutivi della nicotina (gomme da masticare, pastiglie, etc) e una terapia farmacologica mirata. Inoltre esistono alcuni consigli che possono tornare utili per affrontare i principali sintomi ed effetti collaterali da disassuefazione da fumo. Esaminiamo i più efficaci:
• Per alleviare il nervosismo, la rabbia e l’ansia i medici suggeriscono di ridurre il consumo di bevande e alimenti eccitanti (caffè, coca cola, taurina, ginseng, tè, cioccolato, bevande energetiche, etc) e praticare discipline di meditazione o altre tecniche di rilassamento, quali lo yoga e il pilates.
• Per contrastare stati d’animo temporanei quali frustrazione, irritabilità e irrequietezza, i medici suggeriscono di praticare una blanda attività fisica, come ad esempio lunghe passeggiate all’aria aperta.
• Per contrastare l’aumento di peso corporeo, i medici suggeriscono di praticare attività aerobica, seguire una dieta ipocalorica e consumare prodotti sostitutivi delle sigarette (chewing gum e altri prodotti simili). A discrezione del proprio medico, è possibile valutare la somministrazione di Bupropione, un farmaco efficace contro l’aumento di peso.
• Qualora lo stato di depressione persista oltre un mese dall’ultima sigaretta, è opportuno rivolgersi al proprio medico e chiedere la prescrizione di un farmaco antidepressivo. È stato ampiamente dimostrato che la Nortriptilina, un farmaco appartenente alla classe degli antidepressivi triciclici, è efficace nei casi di fumatori con precedenti di depressione.