Tutti ne parlano, in moltissimi la usano, altri sono diffidenti, altri ancora la usano per smettere di fumare. La sigaretta elettronica sta canalizzando le attenzioni di media e consumatori tanto da avere un successo clamoroso negli ultimi anni. Si tratta di un dispositivo che produce del vapore e che regala a chi la sta fumando una sensazione molto simile a quella di una sigaretta tradizionale.
In Italia il comparto delle sigarette elettroniche vale circa cento milioni di euro e dà lavoro a 1500 persone, indotto escluso. Secondo alcuni studi il 20% dei fumatori italiani figura tra i consumatori potenziali delle sigarette elettroniche.
Nessun processo di combustione
La novità assoluta sta nel fatto che nella sigaretta elettronica è completamente assente il processo di combustione e quindi non vengono prodotte quelle comuni sostanze cancerogene dannose per il fumatore e per chi subisce gli effetti del fumo passivo. Secondo alcuni studi la reazione derivante dalla combustione genera oltre 4.800 diverse sostanze di cui almeno 69 cancerogene.
In più chi utilizza la sigaretta elettronica ha la possibilità di scegliere tra moltissimi aromi e perfino di scegliere la quantità di nicotina, diminuendola gradualmente o magari eliminandola del tutto.
Com’è fatta la sigaretta elettronica
La sigaretta elettronica che genera i famigerati cloud, ovvero i nuvoloni di vapore è un dispositivo che si compone di un serbatoio, al cui interno c’è il liquido, di un atomizzatore che trasforma il liquido in vapore e di una batteria che serve a far funzionare il meccanismo.
Per cominciare ad utilizzare la sigaretta elettronica, come consigliano gli esperti del sito di tisvapo.it, al cui interno è possibile trovare un’enorme selezione, se ne può scegliere una del cosiddetto Entry Level con testine intercambiabili, ovvero una delle sigarette elettroniche basiche, molto simili alle sigarette tradizionali. In questo il mercato è estremamente vario, in linea di massima si parte da circa 30/35 euro per un kit completo entry level. Al costo della sigaretta, va poi aggiunto quello delle resistenze (coil), che vanno ciclicamente cambiate, e ovviamente quello dei liquidi; per quanto riguarda le resistenze, il loro prezzo parte da circa 2/3€, mentre una boccetta di liquido pronto da 10ml costa non meno di 4/5€.
Per chi vuole svapare alla grande e fare i nuvoloni esistono le sigarette elettroniche a due batterie, quelle bottom feedere con atomizzatori rigenerabili. Si tratta di dispositivi avanzati e molto amati dagli appassionati del mondo della sigaretta elettronica.
La varietà dei liquidi
Gli ingredienti contenuti dagli e-liquid sono il glicole propilenico e la glicerina vegetale, componenti contenuti in innumerevoli prodotti cosmetici, alimentari e farmaceutici. Il motivo principale del loro impiego è che trasportano agevolmente grande quantità di molecole di acqua in una struttura viscosa, per cui sono perfette per reidratare la pelle, trasportare molecole di medicinali, far evaporare nell’aria gli aromi dei profumi e quindi anche per essere trasformati in vapore con poca energia dalle nostre sigarette elettroniche.
Fa davvero meno male la sigaretta elettronica?
Non ci nascondiamo e sappiamo benissimo dei pareri discordanti che ci sono sull’argomento. Dobbiamo, però, ammettere che se in Inghilterra addirittura la sanità pubblica promuove l’uso della sigaretta elettronica al posto di quella tradizionale deve essere comunque un bel segnale come riporta questo articolo. Ricordiamo che comunque fumare fa male, sia che si tratti di sigaretta normale che elettronica. A nostro avviso, e non solo a nostro a dire la verità, la sigaretta elettronica può essere un ottimo strumento di accompagnamento per chi vuole smettere di fumare. Da solo ovviamente non basta, serve anche determinazione e sacrificio quotidiano e sport.
E voi lettori fumatori l’avete mai provata la sigaretta elettronica? Lasciateci la vostra testimonianza, potrà essere di grande aiuto a chi vuole smettere di fumare o quanto meno abbandonare le molto più dannose sigarette tradizionali.
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