Il fumo, molto spesso, è un vizio dannoso. Piacevole sì, ma fino ad un certo punto. Quando si comincia ad eccedere, e la quantità di sigarette consumata aumenta, i rischi sono davvero grossi. Stando all’Organizzazione Mondiale della Sanità, il fumo per i rischi collaterali ad esso legati è il nemico numero uno della salute: tumori, malattie, infezioni, invecchiamento. E giù di lì a peggiorare sigaretta dopo sigaretta, nicotina dopo nicotina.
Smettere di fumare può essere difficile, certamente, ma anche piuttosto facile: non esistono ricette vincenti che non partano anzitutto dalla solita forza di volontà. Tutto il resto è solo un contorno che può essere d’aiuto. Come mezzo ausiliario c’è il cibo, in particolare quattro alimenti, che approfondiremo qui di seguito.
Smettere di fumare: quattro alimenti per aiutarsi
L’alimentazione corretta è chiaramente alla base di un regime di vita equilibrato e sano, sia per chi voglia smettere di fumare, sia per chi voglia nettamente migliorare la sua quotidianità. Contro il fumo sono quattro gli alimenti-deterrenti utilissimi, spesso fondamentali come confermato da ex fumatori che hanno inserito questi piccoli e a tratti impercettibili dettagli nei rispettivi regimi alimentari. Premessa: è possibile ricorrere anche a metodi di medicina olistica per disintossicarsi dal fumo. Gettonatissimi sono l’agopuntura e l’ipnosi, ma i rimedi naturali a base di cibo restano i più quotati.
1. Ginseng: si tratta di uno dei migliori prodotti erboristici nel mondo. Il ginseng aiuta a ridurre il piacere e l’assuefazione prodotti dall’atto del fumo, inibendo il rilascio di dopamina, il neurotrasmettitore “colpevole” di dare il senso di piacere associato agli stimoli della nicotina. Inoltre il ginseng aiuta ad abbassare lo stress, molto spesso una causa scatenante del voler fumare.
2. Valeriana: questa pianta andrebbe consumata quotidianamente, tramite gli infusi che si possono realizzare da essa. All’interno degli stessi, per chi volesse smettere di fumare, è consigliabile inserirvi delle radici che possono essere ottime soluzioni contro l’irritabilità propria di un fumatore nel momento in cui sta uscendo dalla sua condizione di dipendenza dal fumo.
3. Avena: un cereale particolarmente indicato per la bellezza ma utile a quanti decidano di smettere di fumare. Aggiungendo dell’avena nella propria dieta quotidiana porta automaticamente alla riduzione della quantità di sigarette consumate.
4. Radici di liquirizia: infine i sempreverdi “bastoncini” di liquirizia. Che, ovviamente, non provocano l’interruzione dal fumo immediatamente, ma sono fondamentali letteralmente per soddisfare, almeno in prima istanza, la fissazione orale del fumo. La pianta di liquirizia ha in effetti alcune proprietà disintossicanti per il corpo e molte di queste ricordano il gusto del tabacco. L’unico consiglio è di non usare queste radici per più di sei settimane, perché possono portare all’abbassamento dei livelli di potassio ed ad un alzamento repentino di pressione.
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