La stellaria, piccola pianta bienne, di aspetto erbaceo, è conosciuta in Italia anche come centocchio. Il nome, di origine latina, fa riferimento alla forma stellata del fiore mentre i nomi comuni fanno riferimento agli animali che se ne cibano.
Potete trovarla e raccoglierla in aperta campagna ma dovete fare attenzione a riconoscerla. Le caratteristiche più importanti sono i fusticini semiprostrati, ovvero la parte finale del fusto, eretta, che dà alla pianta la forma dei tappeti erbosi di colore verde chiaro, arricchiti durante la fioritura da questi bellissimi e piccolissimi fiorellini bianchi. Quest’ultimi sono formati da 5 petali e 10 punte.
L’altra caratteristica è la grande elasticità delle fibre vegetali di cui è composta la pianta, che la rende snodabile, resistente e piegabile: infatti se la si prova a rompere, la parte esterna si infrangerà mentre quella interna si allungherà e rimarrà attaccata alle mani.
Dettagli importanti se vi ritrovate a passeggiare in campagna e riconoscete questa pianta, da non confondere con la mordigallina, il cui nome scientifico è Anagallis arvensis, ed è considerata da molti esperti altamente tossica. Il metodo di differenziazione più semplice è quello di notare i fiori: la mordigallina ha fiori a 5 petali e 5 punte, mentre il centocchio, ricordate, 5 petali e 10 punte. Inoltre la mordigallina presenta screpolature o punti violacei sulle foglie.
Detto questo però vediamo quali benefici e quali caratteristiche ha questa piccola ma preziosa pianta.
Proprietà della stellaria
Ricchissima di micronutrienti, la stellaria ha buonissimi livelli di vitamina C, vitamina D e le famose vitamina B6 e vitamina B12. Inoltre al suo interno si annoverano:
- rutina
- colina
- biotina
- beta carotene
- inositolo
- Sali minerali (magnesio, ferro, calcio, potassio, zinco, fosforo, manganese, sodio, rame e silicio
Rinfrescante e antiinfiammatoria, la stellaria o centocchio è anche un ottimo decongestionante. Consigliata come rimedio naturale contro intestino pigro, colon irritabile e stipsi, nella cultura popolare veniva usata anche contro artriti o anemie, ritenzione idrica e disintossicazione di reni e fegato.
Stellaria o centocchio in cucina
Dopo aver parlato di botanica e di caratteristiche morfologiche della stellaria, vediamo come può essere utilizzata. In cucina si usano soprattutto le cime, da usare soprattutto in insalata: basta coglierle, lavarle e condirle e a gusto, unirle magari a rucola, cicoria, tarassaco.
Come tutte le piante selvatiche, anche la stellaria ha un sapore molto forte: vi sembrerà di mangiare un’insalata con l’aceto. È molto comune in inverno, quando invece l’orto è dormiente, e permette così di sostituire le nostre tradizionali verdure con una spontanea, naturale e salutare. Cruda o cotta, non cambia la sostanza. Però ricordate che essendo molto tenera, la cottura di questa pianta deve essere veloce: grosso modo 2-4 minuti.
Ma della stellaria non si mangiano solo le foglie. Dai semi ad esempio si ricava una farina pregiatissima e molto rara, visto che coglierli non è proprio una passeggiata: le piante devono essere secche e si devono agitare per farli uscire dalle capsule che li contengono, macinarli e creare la famosa farina, da utilizzare poi in minestre, zuppe e vellutate come addensante.
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