Il tarassaco, comunemente chiamato dente di leone, è un pianta della famiglia delle asteracee dalle note proprietà depurative ed antinfiammatorie, così come la curcuma. L’erba officinale, estratta dalla radice di tarassaco, è particolarmente utile a livello epatico. In effetti, di esso, a livello terapeutico, si utilizza unicamente la radice.
L’estratto officinale stimola l’attività renale ed epatica, aiutando ad eliminare le tossine in eccesso a livello epatico. Il tarassaco contiene alcoli triterpenici, sterili, vitamine e principi amari che sono molto utili per il nostro organismo. In particolare, questi ultimi facilitano la digestione e posseggono proprietà purificanti, antinfiammatorie e disintossicanti a livello epatico. Si può certamente dire che il tarassaco sia una pianta epatoprotettiva.
Pianta del tarassaco caratteristiche
La pianta del tarassaco è perenne ed erbacea con un fusto molto semplice che arriva ad una altezza di circa 40 cm. Le sue foglie si presentano con un margine non netto e irregolare: in alcuni casi sono lunghe e in altri più corte e sdraiate al suolo. Bellissimi i fiori di un giallo intenso che poi si trasforma in un ciuffo piumoso. Le sue particelle vengono disperse nell’aria per la riproduzione della pianta stessa.
Il suo habitat naturale è l’Europa e ha una crescita spontanea in tutti i prati, ma anche nei luoghi erbosi e ai margini delle strade. Per la raccolta ci sono diversi step da rispettare: la radice si raccoglie nel periodo di riposo ovvero in autunno, pulendoli dalla terra e mettendoli ad essiccare.
Quali parti del tarassaco si utilizzano?
La parte che viene utilizzata, come accennato, resta la radice ma anche le foglie talvolta sono prese in considerazione. In cucina si ha una scelta varia, infatti anche i boccioli possono essere impiegati per minestre, insalate o per la preparazione di sottoaceti.
In alcuni casi si può anche preparare il caffè di tarassaco che è una valida alternativa al caffè tradizionale o a quello d’orzo.
I benefici del tarassaco
Molti sono i benefici del tarassaco. Di questa pianta si utilizzano sia la radice, sia le foglie. Molto nota per le sue proprietà diuretiche e depurative, un vero e proprio toccasana contro i problemi del fegato e della colecisti, in caso di litasi biliare, itterizia, dispepsie con flatulenza, di stipsi, oltre che in caso di eccesso di colesterolo nel sangue, reumatismi cronici, acidi urici elevati, cistiti, diabete, edemi, ritenzioni di liquidi.
Molto efficace come antiscorbutico e vitaminizzante è il succo fresco della radice di tarassaco che possiamo trovare facilmente in erboristeria o preparare a casa nostra una centrifuga. La dose consigliata giornaliera è di 2-3 cucchiai. Per chi soffre di idropisia si consiglia di mescolarlo al succo fresco di crescione (1 cucchiaio al mattino a digiuno e 1 la sera).
Le foglie fresche di tarassaco vengono, spesso, utilizzate nelle cure depurative e come diuretico. Mentre le foglie cotte sono molto efficaci in caso di stitichezza cronica. Questa pianta è in grado anche di svolgere un’azione lassativa secondaria, ma non solo. Viene comunemente chiamato “piscialetto” perché è molto nota la sua proprietà diuretica, in grado di aiutarci ad eliminare i liquidi in eccesso nell’organismo. Sono i flavonidi a stimolare la diuresi. Per ottenere un infuso diuretico e depurativo, lasciare in infusione 8-15gr di foglie fresche tritate di tarassaco in un litro di acqua per circa 15-20 minuti. Una volta trascorso il tempo di infusione filtrare il tutto e assumere l’infuso caldo nell’arco della giornata (3-4 tazzine).
Contro i disturbi del fegato, costipazioni intestinali e depurazioni del sangue fate bollire 75gr di radice di tarassaco, 25gr di radice di gramigna, 25gr di radice di bardana, 10 gr di radice di salsapariglia, 10 gr di radice di liquirizia in un litro e mezzo di acqua per un ora tenendo coperto. Una volta trascorso il tempo necessario, filtrate il decotto e bevetene 4-5 tazze nell’arco della giornata.
Il tarassaco è molto utile contro la ritenzione idrica. Macerare a freddo per 8 ore un cucchiaio di radice di tarassaco in un bicchiere di acqua fredda. Filtrare e assumerne due bicchieri al giorno, di tisana al tarassaco contro la cellulite lontano dai pasti. Molto efficace anche un decotto: bollire per 5 minuti 50-100gr di radice e foglie di tarassaco in un litro di acqua. Berne 2-3 tazzine al giorno.
Il suo utilizzo aumenta anche le difese immunitarie. Il tarassaco è un ottimo rimedio contro acne ed eczemi. Potete fare degli impacchi con il decotto della radice per 2 volte al giorno. Gli impacchi di tarassaco sono molto efficaci anche come rimedio naturale contro l’orzaiolo.
Per quanto riguarda l’uso esterno del tarassaco, esso viene impiegato anche per attenuare le efelidi e le macchie della pelle. Vi consigliamo di lasciar bollire 50gr di fiori e foglie di tarassaco in un litro di acqua per 15 minuti circa. Una volta raffreddato, filtrare e procedere con gli impacchi sulla pelle.
Controindicazioni tarassaco
Ma l’assunzione del tarassaco è controindicata in certi soggetti? Tra le tarassaco controindicazioni troviamo una certa cautela nel suo uso se si soffre di patologie gastriche. In caso di gastrite se ne sconsiglia l’assunzione così come in caso di calcolosi biliare. Sono state descritte alcune interazioni con certi tipi di diuretici e con i FANS più comuni. Per tutti gli altri, il tarassaco è un “amaro” toccasana per fegato e reni!
Stimolando la diuresi, il tarassaco è utile anche in caso di dieta. Se si vuole perdere peso e liquidi in eccessi, assumere tarassaco almeno due volte al giorno può essere un coadiuvante alla normale dieta. E’ molto noto anche il miele di tarassaco proprio per le sue miracolose proprietà depurative.
Un piccolo avvertimento: in molti soggetti il contatto con la pianta può provocare delle dermatiti allergiche o irritazioni alle pelle.
Quanti di voi hanno provato i benefici del tarassaco?
Fonte immagine: pixabay.com/it/photos/taraxacum-fiore-impianto-natura-3116421/