Temperatura e umidità in casa, come raggiungere i livelli ottimali?

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“Oh, senti che bene si sta al calduccio!”

“Finalmente a casa: alza un po’ il riscaldamento che ho preso freddo tutto il giorno”

“Apro un po’ le finestre, adesso che abbiamo finito di cucinare?”, “No, no, che poi mi arriva uno spiffero giusto addosso e mi rovino il pranzo”

Con l’arrivo della stagione più rigida sono molte le situazioni in cui per nulla al mondo vorremmo rinunciare a quel bel tepore che ci accoglie quando varchiamo l’uscio di casa. Ma quella sensazione tanto cara è veramente indice di salubrità?

Temperatura, umidità e pulizia dell’aria sono elementi fondamentali nella sana quotidianità di un’abitazione, e sono ormai noti alcuni parametri ufficiali che possono essere considerati come termini di riferimento per una corretta regolazione delle condizioni ambientali nei contesti domestici.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità indica nella soglia dei 21 °C la temperatura ideale di una casa, anche se, effettivamente, è possibile fornire riferimenti maggiormente dettagliati in relazione ai diversi locali.

Se nella zona giorno, dove di norma si spende la maggior parte del tempo, si raccomandano appunto 21 °C/20 °C, già in cucina si passa a 18 °C, grazie all’azione di forno e fornelli, arrivando poi ai consigliati 16 °C della camera da letto, dove è preferibile dover utilizzare una coperta in più anziché tenere il riscaldamento alto e rischiare di sottoporre l’apparato circolatorio ad un calore eccessivo per un buon numero di ore consecutive.

Per quanto riguarda l’umidità, invece, il range considerato ottimale è quello compreso tra 45% e 50%: un tasso troppo alto facilita infatti il proliferare di virus, muffe, funghi e microrganismi in generale, incrementando problematiche di carattere fisico, una volta raggiunta la soglia dell’80%, sia in circostanze di caldo che di freddo; un livello eccessivamente basso, che si attesti intorno al 30% o, peggio, ancora a meno, comporta d’altra parte molto di frequente disturbi di secchezza di vie respiratorie e fauci, con seri rischi di infiammazione e difficoltà bronchiali e salivari.

In questo senso climatizzatori e deumidificatori possono davvero fare la differenza, soprattutto se di ultima generazione e quindi dotati di particolari accorgimenti tecnologici, quali ad esempio programmabilità delle funzioni, filtri specifici o multipli, o sistemi per un’ottimale erogazione d’aria. 

Per quel che concerne invece un altro importante aspetto della salubrità di un’abitazione, ovvero la pulizia dell’aria, possono senz’altro migliorare drasticamente la situazione appositi dispositivi chiamati barriere d’aria o lame d’aria.

Spesso erroneamente intesi come climatizzatori, da cui si distanziano dal momento che non vanno ad agire direttamente sulla conformazione dell’ambiente domestico, vanno per l’appunto considerati come strumenti di separazione tra luoghi differenti. Poste solitamente in concomitanza degli ingressi, queste macchine realizzano una preziosa opera divisoria tra ambiente casalingo e realtà esterna: prelevando l’aria al di fuori dell’abitazione, le lame d’aria producono un getto verticale continuo dal moto ascendente o discendente in grado di proteggere il nucleo domestico da agenti nocivi quai polveri, smog, pollini, insetti, aria inquinata, odori fastidiosi o gas dannosi.

Azienda che merita di essere segnalata, nell’ambito della commercializzazione online tanto di climatizzatori e deumidificatori quanto di barriere d’aria, è senza dubbio Climaway. Una panoramica delle diverse sezioni che vanno a costituire il sito è sufficiente per capire come l’offerta proposta risulti sempre aggiornata in termini di avanguardia dei dispositivi selezionati, così come estremamente conveniente a livello di rapporto qualità-prezzo.

Provare per credere.

Fonte immagine: Pixabay

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