Alimenti fermentati: cosa sono, benefici e come inserirli nella dieta quotidiana

Alimenti fermentati

Prima di scoprire quali sono i benefici degli alimenti fermentati e come introdurli nella nostra alimentazione, cerchiamo di familiarizzare con il concetto di fermentazione degli alimenti dando uno sguardo alla definizione. La fermentazione dei cibi è l’insieme dei processi biochimici che trasformano i batteri e i lieviti presenti in determinati alimenti (prodotti lattiero-caseari, verdura, frutta e soia) per poter sfruttare l’energia sprigionata dai loro amminoacidi e zuccheri. Gli alimenti fermentati vantano innumerevoli proprietà benefiche e rispettano la salute del nostro organismo. Se vi state chiedendo perché è importante introdurre gli alimenti fermentati nella dieta quotidiana, vi elenchiamo tutta una serie di benefici che si possono otterrere dal consumo di questi cibi.

Le proprietà benefiche degli alimenti fermentati

I cibi che hanno subìto un processo di fermentazione vantano le seguenti proprietà:

  • Digestive (migliorano i processi digestivi e forniscono enzimi e vitamine)
  • Immunostimolanti
  • Astringenti (contrastano la dissenteria e la sindrome del colon irritabile)
  • Energizzanti (contrastano la spossatezza e danno energia)
  • Antinfiammatorie
  • Dimagranti.

Quali sono gli alimenti fermentati e come introdurli nella dieta?

Alla categoria dei cibi fermentati corrispondono i seguenti alimenti, più o meno noti:

Lo yogurt: grazie alla sua consistenza cremosa, al suo sapore acidulo e alle sue riconosciute proprietà benefiche, negli ultimi anni il consumo di yogurt è decisamente aumentato. Oltre a ripristinare la flora intestinale, apporta all’organismo sostanze nutritive quali proteine, calcio, vitamine A, B ed E.

Il Kefir: trattasi di una bevanda ricca di fermenti lattici ottenuti dalla fermentazione del latte vaccino, di pecora o di capra. È particolarmente digeribile, ripristina l’equilibrio gastrointestinale, stimola la peristalsi del colon e riduce il gonfiore addominale.

Il Kombucha: trattasi di una bevanda fermentata simile alla birra e al vino. Ha un aroma acidulo, frizzante, e, secondo il parere di alcuni consumatori, ricorda vagamente il sidro di mele e lo spumante. Il kombucha è noto prevalentemente per le sue virtù depurative, immunostimolanti e astringenti.

Le olive verdi fermentate: una ricerca scientifica condotta dall’Università di Jaen ha riscontrato che i ceppi batterici probiotici presenti sulle olive verdi fermentate sono estremamente utili e benefiche per il nostro organismo. Essendo ricche di antiossidanti, proteggono le nostre cellule dai danni causati dai radicali liberi.

La birra: stando ai dati emersi da uno studio condotto dall’Unità di Immunonutrizione del Dipartimento di Metabolismo e Nutrizione di Madrid, la birra vanta numerose virtù benefiche, tra cui un effetto modulatore sulle infiammazioni che caratterizzano le fasi iniziali delle patologie cardiovascolari.

I crauti: sono un contorno tipico e caratteristico della tradizione gastronomica tedesca. Sono ottenuti dal cavolo, tagliati molto sottili e sottoposti a processi di fermentazione. Grazie all’elevato contenuto di sali minerali e vitamine, svolgono un’azione antibiotica a livello intestinale.

Il miso: non tutti conoscono questo condimento appartenente alla tradizionale gastronomica giapponese. Si ottiene dalla fermentazione della soia ed è addizionato di sale, cereali e il fungo Aspergillus Oryzae. Il miso è un condimento molto versatile e ampiamente utilizzato in numerose ricette internazionali. Se desiderate provarlo e introdurlo nella vostra alimentazione, potreste utilizzarlo aggiungendolo alle patate, carote, zucchine, funghi, ortaggi in foglia e persino sulle alghe marine.

 

(Fonte immagine: Pixabay)
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