Carne coltivata: tutto quello che c’è da sapere

Carne coltivata

La carne coltivata, nota anche come carne a base cellulare e cultivated meat, è un prodotto alimentare ricavato da cellule staminali allevate in laboratorio. Il Parlamento Italiano ne ha espressamente vietato l’importazione, la produzione e la commercializzazione per questioni di natura etica e religiosa. In altri paesi del mondo, invece, la carne coltivata è stata dichiarata legale, ma si attende l’adeguata regolamentazione per introdurla ufficialmente nel commercio alimentare. In Israele si trovano diverse aziende start up che lavorano a questo tipo di prodotto artificiale, ma nonostante ciò anche questo stato non è autorizzato nè alla produzione nè alla commercializzazione. Ma al di là di questi ostacoli legislativi, i ricercatori di tutto il mondo non si scoraggiano e procedono con le loro sperimentazioni. Fino a qualche anno fa l’unico stato in cui ne era consentita la vendita era Singapore, ma secondo gli ultimi aggiornamenti diffusi dalla rivista scientifica Wired, sembra che le Autorità abbiano revocato l’autorizzazione. Se siete curiosi di approfondire l’argomento e scoprire le caratteristiche e le fasi di produzione della carne coltivata, procedete con la lettura di questo articolo.

Carne coltivata: come nasce? Come viene sviluppata?

La carne a base cellulare viene sviluppata attraverso il processo di coltura dei tessuti, nota ai più come coltura in vitro. Trattasi di una tecnica di riproduzione che consente di sviluppare nuovi tessuti e organi in vitro. Parliamo di una tecnologia altamente sofisticata e innovativa, la stessa usata nella Medicina rigenerativa per far crescere organi e tessuti destinati al trapianto, ossia l’intervento chirurgico che prevede la sostituzione di un organo o di un tessuto con un altro. Qui di seguito vi spieghiamo, a grandi linee, il protocollo e le principali fasi della coltura della cultivated meat.

1) Raccolta delle cellule

Il protocollo comincia con la raccolta di minuscole quantità di cellule muscolari da ovini o bovini. Questo prelievo può essere effettuato mediante una biopsia non invasiva che evita l’uccisione dell’animale. La tipologia di cellule animali raccolte è quella delle cellule rigeneranti, quali le cellule staminali.

2) Coltura delle cellule

Le cellule prelevate vengono sottoposte ad un bioreattore, ovvero un apparecchio nel quale avvengono trasformazioni biotecnologiche. Le cellule vengono alimentate artificialmente con un terreno di coltura liquido che racchiude sostanze nutrienti.

3) Sviluppo e classificazione

Dopo un determinato periodo di tempo le cellule proseguono a moltiplicarsi e a generare tessuto muscolare. Alcune delle cellule vengono classificate in cellule che creano grasso e cellule che generano tessuto connettivo.

4) Raccolta della carne generata

Quando il tessuto raggiunge il volume e le dimensioni desiderate, la carne coltivata viene raccolta e successivamente lavorata in differenti modalità, al fine di creare varie tipologie di prodotti animali.

Carne coltivata: in futuro sostituirà la carne normale?

Dal momento che i più recenti dati statistici dimostrano che i consumatori sono fortemente contrari e riluttanti a questo tipo di prodotto alimentare artificiale, viene difficile credere che la carne coltivata in futuro possa sostituire la carne tradizionale. Inoltre pochissimi consumatori hanno avuto il privilegio e l’opportunità di poter assaggiare la carne coltivata, per cui ad oggi non disponiamo di informazioni sufficienti per poter stabilire se la carne colvitata sia migliore o peggiore rispetto alla carne tradizionale. È inoltre difficile stabilire il suo valore nutrizionale. Il motivo di questa incertezza risiede nel fatto che le informazioni nutrizionali della carne coltivata sono di proprietà delle aziende che hanno investito nello sviluppo di questa tecnologia. I ricercatori indipendenti non hanno la possibilità di reperire campioni disponibili e si basano, dunque, su dati teorici.

 

 

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(Fonte immagine: Unsplash)
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