Tra gli alimenti cardine di un’alimentazione sana ed equilibrata annoveriamo il cavolo verza (cavolo di Milano), una varietà di Brassica oleracea simile al cavolo cappuccio. Questo ortaggio è ricco di preziosi oligoelementi, sali minerali e vitamine che gli conferiscono incredibili virtù benefiche. Ha un sapore piacevolmente amaro, leggermente piccante e si presta a essere consumato sia crudo che cotto. Il cavolo verza è particolarmente valorizzato nel settore gastronomico, poiché fornisce il suo prezioso contributo conferendo aroma e gusto alle pietanze.
Cavolo verza: valori nutrizionali
Il cavolo verza è una una fonte inestimabile di sali minerali (potassio, fosforo, ferro, calcio, zolfo), vitamine idrosolubili e liposolubili. Si contraddistingue dalle altre varietà di verdure Crucifere per l’elevato contenuto di vitamina A, C, E e K. Con il suo apporto calorico esiguo (solo 27 calorie ogni 100 grammi) il cavolo verza offre un apporto nutritivo completo sotto tutti gli aspetti. Esaminiamo nel dettaglio i valori nutrizionali:
• calorie: 27 kcal
• glucidi: 6 g
• fibra: 3,1 g
• zuccheri: 2,3 g
• proteine: 2 g
• lipidi: 0,1 g
• potassio: 230 mg
• vitamina K: 76 mg
• folati: 43 mg
• vitamina C: 31 mg
• vitamina A: 1000 IU
• vitamina E: 0,17 mg
• calcio: 35 mg
• sodio: 28 mg
• magnesio: 28 mg
• ferro: 0,4 mg
• zinco: 0,35 mg
Cavolo verza: principi attivi e proprietà terapeutiche
Come precedentemente ribadito, il cavolo verza è noto per l’alta concentrazione di vitamine A, C, E e K. La presenza di queste vitamine conferisce all’ortaggio proprietà antiossidanti, anti-age, antitumorali, colagoghe, depurative, diuretiche, lassative.
Azione antiossidante e anti-age
Tra le virtù benefiche di questo straordinario ortaggio annoveriamo quella antiossidante e anti-age. Questo effetto è dovuto alla presenza delle betalaine, degli antiossidanti che migliorano il microcircolo della pelle, stimolano il metabolismo epidermico, favoriscono il ricambio cellulare e proteggono dai radicali liberi.
Azione antitumorale
Nel calcolo verza troviamo i cosiddetti isotiocianati, un gruppo di composti fenolici presenti nelle Brassicacee, che contribuiscono a stimolare le cellule nella produzione di bioenzimi efficaci nel contrastare la degenerazione del DNA. Importanti studi scientifici hanno dimostrato che un consumo regolare di questo ortaggio può inibire lo sviluppo e la proliferazione di cellule tumorali nell’organismo.
Azione depurativa e diuretica
Il cavolo verza è in grado di svolgere un’azione detox sull’organismo, purificando il fegato e la vescica biliare dalle scorie e dalle tossine. L’elevato quantitativo di potassio e il ridotto contenuto di sodio stimolano il fisiologico drenaggio dei liquidi corporei e svolgono una profonda disintossicazione dell’organismo.
Azione digestiva
Grazie alla sua azione colagoga e digestiva, il cavolo verza favorisce la produzione dei succhi gastrici e facilita la digestione. La presenza di S-metilmetionina, glucosinolati, isotiocianiane antinfiammatorie, polifenoli antiossidanti e glutamine stimola la circolazione a livello della mucosa gastrica e incrementa l’assorbimento dei nutrienti contenuti nel cibo.
Azione lassativa
Il cavolo verza svolge un’azione stimolante a livello intestinale e viene utilizzato nel trattamento della stipsi. L’elevato contenuto di fibre favorisce la motilità del colon (peristalsi intestinale), accelera il transito delle feci e risolve la costipazione evitando l’assunzione di farmaci lassativi.
Cavolo verza: utilizzi in cucina
Questo straordinario ortaggio è protagonista di numerose ricette culinarie e può essere molto di più di un semplice primo piatto vegetale. Proprio come tutte le altre varietà di verdure Crucifere, è particolarmente versatile e si presta ad essere consumato sia crudo che cotto. Per esaltarne il sapore e le proprietà nutrizionali, viene servito nelle insalate e nelle crudité di verdure. È molto utilizzato anche nelle preparazioni di primi piatti, minestroni, vellutate, zuppe e involtini.
Controindicazioni ed effetti indesiderati
Il consumo di cavolo verza è fortemente sconsigliato in casi di patologie gastrointestinali, quali la sindrome del colon irritabile. L’elevato contenuto di fibre di questo ortaggio può causare gonfiore, dolori addominali e dissenteria. Non si segnalano altre particolari controindicazioni.