Come sostituire latte di soia

Il latte di soia è una bevanda 100% vegana, priva di lattosio e ricca di sostanze nutritive, ampiamente utilizzata in cucina per sostituire il latte vaccino in alcuni regimi dietetici come quello per gli intolleranti al lattosioe altre diete vegan. La bevanda di soia è un ingrediente molto versatile e impiegato nelle ricette culinarie, poiché sostituisce alla perfezione il latte vaccino, favorisce i processi di lievitazione/addensamento e si amalgama bene con gli altri ingredienti. Ma come fare, se per scelta o per necessità, non si dispone di questo prodotto? Come lo si può sostituire nelle ricette culinarie? Nella vostra dispensa trovate delle alternative vegan che rimpiazzano egregiamente questa bevanda e non penalizzano il risultato finale. Scopriamo insieme quali sono.

Latte di soia: cos’è e quali sono i suoi effetti benefici?

Per facilitarne la commercializzazione, la bevanda vegetale alla soia è sempre stata soprannominata “latte di soia”, in quanto simile tanto nell’aspetto quanto nelle altre caratteristiche, al latte vaccino. Questa definizione, tuttavia, non è propriamente corretta. La soia, infatti, non contiene minimamente il latte. Per tale ragione il soya milk viene spesso apostrofato con espressioni del tipo “bevanda vegetale” o “succedaneo del latte”. Tralasciando le definizioni, il latte di soia è molto consumato a livello mondiale poiché è ricco di aminoacidi essenziali che lo rendono una bevanda nutriente e light. Non mancano inoltre i sali minerali, le vitamine (A B ed E), le fibre e gli acidi grassi Omega 3 e Omega 6. La presenza di questi micronutrienti conferisce al latte di soia proprietà benefiche degne di nota:

  • È light: 100 ml di prodotto apporta circa 50 Kcal rispetto alle 64 calorie del latte intero di mucca
  • È ricco di proteine vegetali
  • Contiene un’elevata percentuale di isoflavoni (detto anche fitoestrogeni) che contribuiscono alla salute dell’apparato cardiovascolare, riducono i livelli di colesterolo e contrastano le problematiche di natura ormonale;
  • È ricco di potassio
  • È lactose free: perfetto dunque per chi soffre di intolleranze al lattosio
  • È un alimento politically correct: rispetta gli orientamenti ideologici e culturali.

Latte di soia: perché si usa nelle ricette e quali sono le alternative?

In ambito culinario il latte di soia è una bevanda vegetale tanto indispensabile quanto sostituibile. Nei casi in cui questa bevanda non può essere utilizzata, per scelta o a causa di una intolleranza alimentare, è possibile valutare l’uso di valide alternative che possano rimpiazzarla nella ricetta che desideriamo realizzare. Tra queste annoveriamo:

  • Il latte di cocco
  • Il latte di riso
  • Il latte di nocciole
  • Il latte di canapa
  • Il latte di avena
  • Il latte di farro
  • Il fatte di orzo
  • Il latte di miglio
  • Il latte di sesamo
  • Il latte di amaranto
  • Il latte di mais
  • Il latte di semi di zucca
  • Il latte di mandorla

Tutte queste bevande vegetali si amalgamano perfettamente in qualsiasi tipo di preparazione, dolce o salata che sia: torte, biscotti, crostate, pancakes, crepes salate, puré di patate, maionese vegana, besciamella vegana, etc. Tuttavia la scelta del latte alternativo è strettamente correlata alla tipologia di pietanza che si deve preparare e dal ruolo che il latte di soia deve svolgere nella ricetta in questione. Come primo criterio di valutazione occorre innanzitutto comprendere se la bevanda di soia è realmente necessaria o se è possibile evitarla.

Latte di soia nelle ricette: come scegliere la bevanda alternativa in sostituzione?

Prima di rispondere a questo quesito, occorre fare una premessa: non esistono ricette culinarie nelle quali l’uso del latte di soia sia strettamente indispensabile. Ad esempio se si deve preparare la maionese vegana fatta in casa è possibile prendere in considerazione il latte di mandorle. Se invece si deve preparare la besciamella vegana è possibile optare per il latte di farro o il latte di avena, sebbene entrambi abbiano un retrogusto dolciastro che potrebbe alterare il gusto della ricetta. Per procedere alle opportune sostituzioni, è importante valutare in maniera equilibrata e precisa i seguenti fattori:

  • Grado di densità e corposità dell’impasto da realizzare
  • Livello di idratazione della ricetta
  • Grado di dolcezza della ricetta

Gli chef e gli esperti di cucina vegana suggeriscono di prediligere in ogni caso un latte vegetale senza zucchero aggiunti, in modo tale che il suo grado di dolcezza sia scarso e non vada a penalizzare il risultato finale dell’impasto che si deve realizzare.

 

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(Fonte immagine: Pixabay)
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