La disfagia, nota come disturbo della deglutizione, è una disfunzione dell’apparato digerente che si manifesta attraverso un’alterazione del normale transito del bolo alimentare nell’esofago. Spesso è la conseguenza di ostruzioni esofagee, come ad esempio la presenza di neoplasie o acalasia. In base all’eziologia, la disfagia viene classificata in più varianti:
• Disfagia da anello di contrazione
• Disfagia lusoria, se causata da cambiamenti anatomici di una vascolarizzazione toracica scorretta che premr sull’esofago
• Disfagia maligna, se correlata ad un restringimento del tratto esofageo a causa della crescita di un tumore
• Disfagia psicogena, quando si manifesta in assenza di ostruzioni esofagee rilevabili al transito del bolo
• Disfagia sideropenica, nota come Sindrome di Plummer-Vinson (caratterizzata da disfagia, anemia sideropenica e membrane esofagee)
Alimentazione per chi soffre di disfagia
Nella stragrande maggioranza dei casi, il disturbo della deglutizione può essere trattato con una corretta educazione alimentare. La dieta di una persona affetta da disfagia deve avere come focus principale il mantenimento di un regime alimentare completo, che comprenda sia i macronutrienti che i micronutrienti. Il piano alimentare consigliato dai nutrizionisti e dai gastroenterologi prevede l’assunzione di cibi leggeri, facili da deglutire e che limitano la produzione di acidi gastrici, corrosivi per la mucosa dell’esofago. Sono ampiamente consigliati gli alimenti privi di grassi, come carni magre, pesce bollito e formaggi molli. Per tenere a bada i fastidiosi sintomi della disfagia, ecco una lista dei cibi consentiti e cibi sconsigliati:
Alimenti consentiti
• Semolino, purè di patate o patate lesse
• Tritato di vitello (ad esempio sottoforma di burger o polpette), possibilmente nei tagli più magri e priva di grasso
• Pesce in umido o al cartoccio
• Formaggi cremosi come Robiola, Philadelphia, Quark, caprino, stracchino e crescenza
• Uova di gallina
• Ortaggi privi di filamenti (lattuga, radicchio, spinaci, carote, zucchine) ben cotti o centrifugati di verdure
• Centrifugati di frutta o mousse
• Yogurt in bianco e senza pezzi di frutta
• Budini, creme, semifreddi, gelati, dessert al cucchiaio
• Olio extravergine di oliva a crudo
• Panna da cucina, besciamella o maionese, da utilizzare per umidificare gli alimenti e facilitare la deglutizione
• Acqua minerale naturale, essenziale per evitare la disidratazione.
Alimenti banditi
• Pasta di piccolo taglio, minestroni di verdure
• Gelato con granella di nocciole, di pistacchi o di mandorle
• Yogurt con la frutta a pezzi
• Biscotti, frollini, crackers, grissini, taralli, friselle, salatini e tutti quei prodotti da forno che si possono sbriciolare
• Riso, gnocchi di patate e tutti quei cibi appiccicosi che aderiscono al palato e all’esofago
• Carne grassa (anatra, ali di pollo, costine, pancetta, arrosto, spezzatino, etc), insaccati (salame, mortadella, coppa, würstel, sanguinaccio, soppressata, salsiccia, etc)
• Verdure filamentose come asparagi, finocchi, carciofi, sedano, fagiolini
• Frutta con la buccia e frutta fibrosa in generale (ananas, arance, mandarini, fichi, kiwi)
• Frutta di piccola dimensione (ribes, mirtilli, more, gelsi, ciliegie, fragole di bosco, lamponi, uva)
• Caramelle appiccicose (caramelle mou), chewing gum e confetti di qualsiasi formato
• Cacao in polvere
• Cannella in polvere
• Alimenti speziati e piccanti che inducono la tosse e complicano maggiormente le difficoltà di deglutizione
• Formaggi filanti come mozzarella, provola, provolone, scamorza e caciocavallo.