Durante la gestazione è estremamente importante prestare attenzione alla scelta degli alimenti e ai metodi di cottura. Il corretto sviluppo del feto e il suo stato di salute sono strettamente correlati al corretto apporto di macronutrienti e micronutrienti. In un momento così delicato quale la gravidanza, anche le malattie infettive più comuni possono rappresentare un pericolo per la salute della gestante e del nascituro. Un esempio è la toxoplasmosi, una patologia causata dall’infezione di un parassita, il protozoo toxoplasma gondii che può essere trasmesso all’uomo attraverso il contatto con le feci dei gatti ma anche attraverso il consumo di alimenti poco cotti o contaminati dalle feci feline. Sebbene sia asintomatica o dia sintomi influenzali molto leggeri, la toxoplasmosi può arrecare danni al feto non indifferenti, compreso l’aborto. Molto rischiose sono anche le infezioni Listeriosi, Salmonellosi e il virus dell’Epatite A. Onde evitare di venire a contatto con i sopracitati batteri, protozoi e virus, è sufficiente seguire con scrupolosità alcune norme igieniche, selezionare con attenzione gli alimenti da consumare e prestare attenzione ai relativi metodi di cottura.
Alimentazione in gravidanza: quali sono gli alimenti da evitare e perché?
Per prevenire l’insorgenza di condizioni patologiche che possono mettere a repentaglio l’andamento della gravidanza, i nutrizionisti hanno stilato una lista degli alimenti e dei metodi di cottura che le gestanti dovrebbero evitare scrupolosamente.
Alcol e i superalcolici
L’alcol alimentare (alcol etilico o etanolo) è una sostanza naturale derivante dalla fermentazione degli zuccheri contenuti nella frutta. È presente nel vino e nelle bevande alcoliche ed è sconsigliato in gravidanza poiché può attraversare la placenta e raggiungere il feto alle identiche concentrazioni di quelle assimilate dalla gestante. Poiché il feto non possiede le capacità di metabolizzare l’alcol, le bevande alcoliche possono nuocere gravemente al suo sviluppo e, nella fattispecie, alle cellule del cervello e agli organi in formazione.
Salumi e insaccati
I salumi e gli insaccati freschi (salame, salamini, würstel, coppa, soppressata, mortadella, zampone, etc) se consumati crudi sono molto pericolosi per la gestante e il nascituro, poiché possono rappresentare un serio rischio di contrarre microrganismi quali il Toxoplasma, la Listeria monocytogenes, la Salmonella, il Campylobacter e l’Escherichia coli.
Carne cruda
La carne cruda di bovino e suino può contenere cisti muscolari che hanno origine a partire dai bradizoiti, una forma vitale del ciclo del Toxoplasma nei mammiferi a sangue caldo.
Selvaggina
La categoria selvaggina comprende tutte quelle carni di animali selvatici quali il capriolo, il cervo, il cinghiale, la lepre, il fagiano e la pernice. La carne del capriolo, del cervo e del cinghiale possono contenere piombo: una metallo pesante, tossico e cancerogeno che può causare danni irreversibili al sistema nervoso del nascituro. Anche consumare il fegato di questi animali selvatici può essere nocivo per lo sviluppo del bambino, poiché contiene un’elevata concentrazione di vitamina A che causa malformazioni fetali.
Molluschi e pesce crudo
La grande famiglia dei molluschi (calamari, cozze, tartufi di mare, fasolari, telline, polpi, seppie, vongole) e il pesce crudo possono contenere un’elevata concentrazione di tossine e diversi virus, batteri e parassiti. Questi microrganismi sono da evitare accuratamente in quanto estremamente nocivi per la salute della gestante e del nascituro.
Cibi piccanti e spezie
Le spezie, come il pepe e il peperoncino, sono sostanze aromatiche di origine vegetale usate in ambito culinario per insaporire pietanze e bevande. I nutrizionisti ne sconsigliano l’uso durante il periodo della gestazione poiché possono accentuatevi sintomi e i disturbi di patologie gastrointestinali quali la pirosi gastrica, la gastrite, l’ulcera e le emorroidi. In rari casi Il coriandolo e il prezzemolo potrebbero addirittura causare l’aborto spontaneo.
Cibi in salamoia
La salamoia è una tecnica alimentare ampiamente utilizzata in ambito gastronomico e industriale per cuocere e ricoprire gli alimenti da conservare: vegetali dal sapore forte (olive, peperoni, melanzane), pesce, carne e insaccati. I cibi in salamoia sono molto ricchi di sodio e non fanno bene alla salute del feto, poiché possono far incrementare la pressione nelle gestanti affette da ipertensione arteriosa.
Cibi affumicati
L’affumicatura, detta anche affumicamento, è una tecnica di conservazione e di insaporimento degli alimenti molto conosciuta e diffusa. Consiste nell’esporre un alimento al fumo dalla combustione del legno. Secondo il parere dei nutrizionisti, i cibi affumicati dovrebbero essere evitati dalle donne in gravidanza poiché il processo di affumicatura non inattiva tutti i microrganismi e i batteri pericolosi. E’ consentito, invece, il consumo di cibi che nell’etichetta alimentare riportano la dicitura “aroma di affumicatura” (decisamente innocui).
Uova di gallina crude
Se consumate a crudo, alla coque o “in camicia”, le uova di gallina possono rivelarsi estremamente pericolose per la salute del feto. Il motivo risiede nel rischio di contrarre la salmonellosi. Nessun rischio, invece, per le uova di gallina bollite o i prodotti a base d’uovo ottenuti a livello industriale, poiché vengono pastorizzati e pertanto sono sicuri.
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