Fa bene mangiare la frutta la sera?

Fa bene mangiare la frutta la sera?

Consumare la frutta nelle ore serali è un problema per il nostro organismo e porta inevitabilmente ad un aumento di peso? Questo è uno dei crucci che da tempi immemori tormenta i carbofobici. In genere si pensa erroneamente che sia più indicato assumere carboidrati durante le ore del giorno, poiché dal pomeriggio in poi il nostro metabolismo basale potrebbe subire un progressivo rallentamento. In realtà, secondo i nutrizionisti e le linee guida della piramide alimentare, consumare un frutto dopo cena non comporta alcun problema.

La frutta è fondamentale ad ogni pasto

La frutta fresca contiene un elevato quantitativo di carboidrati, la nostra fonte primaria di energia. Nel caso in cui i carboidrati venissero a mancare, potrebbero scatenare alterazioni metaboliche al nostro organismo. Pertanto sarebbe opportuno rispettare la regola delle 5 porzioni di frutta e verdura quotidiane, per fornire il giusto apporto di energia al nostro corpo ed evitare che attinga da altri nutrienti, come ad esempio le proteine.

Per far sì che il consumo serale di frutta non comprometta il nostro introito calorico giornaliero, la scelta più oculata è quella di tenere sotto controllo il consumo di carboidrati nell’arco delle 24 ore. È bene distribuire le calorie dei pasti in modo che la cena non ne fornisca più del 30% delle kcal totali. Alla luce di queste considerazioni, è possibile trarre una conclusione netta: i nutrizionisti non hanno mai elargito delle linee guida che proibiscono il consumo di frutta la sera a cena. Quelli che circolano in rete, spesso prese per verità solenni e inconfutabili, sono soltanto falsi miti e vaneggiamenti dei carbofobici.

La frutta più indicata per il consumo serale

Importanti studi scientifici dimostrano che consumare specifici tipi di frutta possa esser d’ausilio nei processi digestivi. L’ananas è uno dei migliori frutti in grado di stimolare la digestione. Grazie alla presenza della bromelina, un enzima che si occupa della digestione proteolitica, l’ananas può essere consumato tranquillamente nelle ore serali e anche lontano dai pasti, come ad esempio nel dopo cena. Grazie alla presenza di proteasi actinidain, un enzima che agisce in maniera simile alla bromelina, anche il kiwi è in grado di favorire i processi digestivi e può essere consumato a cena o dopo cena. Degno di nota anche il pompelmo, celebre agrume noto per il suo sapore aspro. Grazie all’elevato contenuto di fibre, elimina il senso di pesantezza dopo i pasti e contrasta il gonfiore addominale, dovuto alla fermentazione intestinale. Particolare attenzione va data anche alla banana, un frutto particolarmente indicato a promuovere una sana funzione digestiva. Inoltre è in grado di fermare uno dei più diffusi disturbi gastrointestinali: la dissenteria. Ultima, ma non per importanza, è la papaya. Tra i preziosi enzimi contenuti in questo frutto tropicale annoveriamo la papaina, fondamentale per i processi digestivi e utile per stimolare la secrezione gastrica. Ma non è finita qui: la papaya aiuta a contrastare il gonfiore ed eventualmente alleviare gli effetti indesiderati della Sindrome dell’intestino irritabile. La papaya, dunque, entra di diritto nella lista dei frutti maggiormente indicati ad un consumo serale.

 

(Fonte immagine: Unsplash)
CONDIVIDI