Il digiuno intermittente è un modello alimentare rigoroso e al contempo flessibile, ideato per mantenere attivo il metabolismo e assicurare un dimagrimento repentino. Come dice il nome stesso, il digiuno intermittente alterna giornate di alimentazione controllata a giornate di dieta liquida. La chiave del successo di questo regime dietetico è il suo principio base: la drastica riduzione dei cibi solidi. Questo meccanismo stimolerebbe la perdita di massa grassa e la depurazione dell’organismo, ma solo se seguito scrupolosamente. Diverse evidenze scientifiche internazionali hanno confermato che il digiuno intermittente è molto efficace sul sovrappeso. Proseguendo con la lettura di questo articolo troverete un approfondimento sugli effetti e benefici di questo metodo.
Quanto tempo deve durare il digiuno?
Le giornate di astensione dai cibi solidi dipendono dal soggetto e sono strettamente personali. Il digiuno può variare dalle 12 alle 40 ore in base all’età e allo stato di salute di chi intraprende questo schema dietetico. Durante il digiuno è possibile bere solo acqua minerale naturale, caffè senza zucchero, tisane, tè verde, infusi e bibite light. Non sono consentiti i cibi solidi o bevande contenenti zucchero, come ad esempio i succhi di frutta, la coca cola, la birra, il vino e gli alcolici.
Qual è il segreto del successo del digiuno intermittente?
Chi è avvezzo ai regimi dietetici sa bene che il lato negativo delle diete è costituito dalla difficoltà nel perdere peso dopo il periodo iniziale. È noto a tutti che dopo le prime settimane di alimentazione ipocalorica, l’organismo si impigrisce e si ferma su un certo peso, rimanendo indifferente ad ulteriori sforzi alimentari. Il digiuno intermittente, invece, è pensato per impedire che, dopo una prima fase di dimagrimento, la perdita di chili si blocchi. Ciò avviene grazie alla stimolazione dell’autofagia: il consumo dei tessuti adiposi come unica fonte di energia.
Quali sono gli effetti benefici del digiuno intermittente?
Questo modello alimentare sta guadagnando crescente attenzione e risalto sui social per via dei benefici neurocognitivi, fisiologici e cellulari che apporterebbe. Esaminiamo i principali.
• Abbassamento dei livelli di glucosio e riduzione dell’iperglicemia
• Abbassamento dei livelli di insulina
• Incremento dell’eliminazione dei trigliceridi
• Diminuzione dell’appetito
• Aumento della diuresi
• Riduzione della ritenzione idrica
• Riduzione del gonfiore addominale
• Incremento della neurogenesi (la nascita di cellule nuove, fondamentale per l’apprendimento e la memoria)
• Stimolazione dell’autofagia (il consumo dei tessuti adiposi come fonte di energia)
• Riduzione del rischio di patologie cardiovascolari
• Miglioramento delle attività cognitive e sensitivo-motorie
• Miglioramento dell’umore.
Cosa mangiare durante i giorni di dieta?
Il digiuno intermittente consente di mangiare normalmente 5 giorni su 7 e di limitare l’introito calorico (500-600 kcal) nei restanti 2 giorni. Per non vanificare i sacrifici fatti durante le giornate di digiuno, bisogna cercare di mantenere un’alimentazione equilibrata e controllarsi nei pasti. Prediligere la verdura, i cereali integrali, la carne magra, la frutta fresca e cercare di fare sempre una colazione abbondante e degli spuntini a basso contenuto calorico.
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