Gli insetti (Entomi) sono i più antichi organismi viventi che vantano oltre un milione di specie, circa cinque sesti dell’intero regno animale. Da anni si parla di introdurli nell’alimentazione umana come possibili snack o ingrediente per numerose ricette culinarie. Una proposta rivoltante che desta grandi perplessità e dubbi. Il concetto di introdurre gli insetti commestibili nella nostra alimentazione nasce per motivi più che ragionevoli: gli insetti sono un’ottima fonte di proteine, abbondante, economica, disponibile in quantità industriali e non richiedono ingenti risorse per l’allevamento.
Gli insetti commestibili possiedono tutte le sostanze nutritive delle quali abbiamo quotidianamente bisogno. Hanno un elevato contenuto di sali minerali (zinco e ferro) superiore a quello della carne e vantano una percentuale di calcio equivalente a quella del latte vaccino. Tutti valori nutrizionali che rendono gli insetti commestibili una valida alternativa alle proteine della carne, spesso demonizzata e associata all’inquinamento e all’insostenibilità ambientale.
La campagna a favore degli insetti commestibili, per anni incriminati e condannati, è supportata dai migliori nutrizionisti di tutto il mondo e sensibilizza i consumatori all’acquisto. Con questo articolo noi non desideriamo indurvi al consumo: semplicemente cercheremo di spiegarvi per quali motivi sia una scelta salutare introdurli nell’alimentazione.
Insetti commestibili: quali sono le specie che si possono consumare?
Tra gli insetti commestibili più consumati a livello internazionale annoveriamo i maggiolini e gli scarafaggi. Seguono i grilli, le locuste e le cimici d’acqua giganti. Qui di seguito una lista dettagliata di tutte le specie edibili e disponibili:
• Maggiolini e scarafaggi (Coleotteri)
• Locuste, grilli e cavallette (Ortotteri)
• Cimici, pidocchi e coccidi (Rincoti)
• Vermi pelosi (Tricotteri)
• Ragni e scorpioni (Aracnidi)
• Mosche (Ditteri)
• Cicale, cocciniglie e afidi (Omotteri)
• Api, formiche e vespe (Imenotteri)
• Termiti (Isotteri)
• Farfalle e falene (Lepidotteri)
• Libellule (Odonati)
• Mantidi (Mantoidei).
Insetti commestibili: qual è il loro sapore?
Tra tutte le specie di insetti commestibili che hanno un sapore meno sgradevole, annoveriamo gli Imenotteri (le formiche). Stando a quanto riferito da coloro che hanno avuto l’opportunità di assaggiarle, le formiche hanno un aroma dolciastro e un sapore molto simile alle noccioline. I Rincoti (le cimici) hanno un aroma di mela. I Lepidotteri (farfalle e falene) hanno un sapore tendente al piccante. Stando sempre al parere di coloro che le hanno assaggiate, tutte le restanti specie avrebbero un retrogusto di legno marcio e segatura.
Insetti commestibili: come si posso cucinare?
Tra le possibili ricette culinarie a base di insetti commestibili annoveriamo la zuppa di maggiolini. Trattasi di una ricetta francese che anticamente veniva suggerita a chi soffriva di anemia. Negli ultimi anni è tornata in auge ed è divenuta un food trend a livello internazionale. I maggiolini, infatti, sono un’ottima fonte di ferro, perfetti per colmare i deficit nutrizionali e aumentare i globuli rossi.
Un’altra possibile ricetta culinaria a base di insetti commestibili è quella del risotto burro, cipolla e scarafaggi. Un primo piatto per i gourmet più temerari e coraggiosi che amano osare. Infine segnaliamo le farfalle in pastella e fritte: un antipasto inconsueto e saporito, dalla ricetta facile, che va servito rigorosamente caldo.