Consumare cubetti di ghiaccio è, per molte persone, un piacere irrinunciabile. Si tratta di un’attività che molti utilizzano per alleviare la tensione, per sedare la fame o come un semplice passatempo. Tuttavia è stato dimostrato che masticare cubetti di ghiaccio nuoce gravemente alla salute orale e causa conseguenze significative, come l’erosione dello smalto dentale, l’ipersensibilità dentinale e le lesioni ad otturazioni o innesti dentali.
Le conseguenze di un consumo eccessivo di ghiaccio
Un consumo eccessivo e spropositato di ghiaccio ad uso alimentare può scatenare un aumento della sensibilità termica orale e la conseguente insorgenza di carie. Inoltre, masticare ghiaccio può contribuire a danneggiare lo smalto e le gengive. A lungo andare, dunque, questa inconsueta abitudine può provocare:
• Erosione dello smalto dentale: la forza di attrito causata dalla masticazione del ghiaccio demineralizza i denti e ne intacca la superfici.
• Danneggiamento e retrazione gengivale: la masticazione del ghiaccio causa irritazione alle gengive e ne provoca il sanguinamento e la retrazione. Per retrazione gengivale si intende quando la gengiva intorno ai denti si corrode e retrocede all’indietro.
• Ipersensibilità dentinale: frantumare cubetti di ghiaccio logora lo smalto dei denti e, di conseguenza, causa una sensazione dolorosa, lancinante e improvvisa.
• Lesioni ad otturazioni o innesti dentali: consumare cubetti di ghiaccio provoca una perdita di struttura dentale derivante da erosione, abrasione e stress masticatorio.
• Insorgenza di carie: la masticazione del ghiaccio comporta una maggiore esposizione al rischio di placca e carie.
Consigli per ridurre il consumo di cubetti di ghiaccio
Per ridimensionare questa abitudine nociva e/o eliminarla totalmente dalla nostra quotidianità, ecco alcuni suggerimenti proposti da Matthew Cooke, stimato professore di odontoiatria pediatrica e anestesiologia dell’Università di Pittsburgh.
• Utilizzare il ghiaccio tritato: è una valida alternativa che aiuta a non cedere alla tentazione di masticare i classici cubetti. Tuttavia è sconsigliato l’uso di ghiaccio tritato aromatizzato, ricco di zucchero raffinato che può danneggiare la salute orale.
• Sciogliere il ghiaccio con il solo calore della cavità orale: se proprio non riuscite a rinunciare alla piacevole sensazione di freschezza conferita dai cubetti di ghiaccio, potete provare semplicemente a scioglierli in bocca. Si tratta di una valida alternativa che aiuta a non cedere alla tentazione e che evita di causare conseguenze serie alla salute orale.
• Sostituire il consumo di cubetti di ghiaccio con degli alimenti duri e consistenti, come le verdure croccanti: sgranocchiare carote, gambi di sedano o finocchi potrebbe essere un’ottima alternativa che, oltre a contrastare la dipendenza dalla masticazione, stimola la produzione di saliva e mantiene il cavo orale pulito.
Correlazione tra consumo di ghiaccio e anemia sideropenica
È stata riscontrata una correlazione tra il consumo smodato di cubetti di ghiaccio alimentare e l’anemia sideropenica. Si tratta della più frequente forma di anemia, la cui caratteristica principale è un insufficiente livello di emoglobina che provoca stanchezza e fiato corto. Infatti, in alcuni casi, masticare cubetti di ghiaccio potrebbe derivare da bassi valori di ferro nel sangue: importanti studi e ricerche scientifiche hanno dimostrato come il consumo di ghiaccio possa lenire il disagio di infiammazione della lingua in pazienti affetti da anemia sideropenica.