Primo mese di gravidanza: cosa mangiare?

Primo mese gravidanza

Durante il primo mese di gravidanza la donna ha bisogno non soltanto di attenzioni e dedizione, ma anche di soluzioni nutrizionali sane e complete che possano supportare al meglio questa fase delicata della sua vita. L’alimentazione assume un ruolo cruciale poiché deve tenere in considerazione sia le nuove esigenze nutrizionali della gestante che quelle del feto. Ma quali sono, esattamente, le regole alimentari di base da elargire ad una donna incinta? Proseguendo con la lettura di questo articolo troverete un approfondimento sulle corretta alimentazione da seguire durante il primo mese la gravidanza.

Cosa mangia una donna durante il primo mese di gravidanza?

Un regime alimentare oculato e scrupoloso, unito ad uno stile di vita regolare e una buona dose di attenzioni, è estremamente importante per intraprendere la gestazione in maniera serena e ridurre eventuali rischi e complicazioni. Durante il primo mese, infatti, la gestante deve rivolgersi al suo ginecologo per stilare la corretta alimentazione e farsi guidare nella selezione dei nutrienti necessari. Generalmente tra i principali consigli che il ginecologo fornisce alla donna incinta annoveriamo una dieta sana e completa a 360 gradi. Sebbene si tratti di una fase relativamente breve, anche i primi 30 giorni sono importanti: un eventuale deficit nutrizionale potrebbe essere deleterio e causare complicazioni sia per la gestante che per il nascituro.

Innanzitutto occorre sottolineare che la correlazione tra alimentazione e gravidanza è di tipo quantitativo (influenza sulla crescita del feto) che qualitativo (influenza sull’equilibrio ormonale e sulla fertilità). A stabilire i fabbisogni dei nutrienti sono i LARN: i Livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia della Società italiana di nutrizione umana. Seguire il protocollo alimentare proposto dal ginecologo aiuta non soltanto a coprire il fabbisogno nutritivo della gestante e del nascituro, ma anche a monitorare il peso corporeo e arrivare al giorno del parto senza ritrovarsi con tanti chili in eccesso. Vediamo qual è la distribuzione calorica giornaliera ideale, ossia la ripartizione corretta dei macronutrienti in percentuali.

Carboidrati e proteine: dovrebbero rappresentare tra il 45 e il 60% dell’introito calorico giornaliero. Si deve dare la priorità a cibi ricchi di carboidrati complessi (riso, pasta, orzo, patate, pane integrale, fette biscottate) e ridimensionare il consumo di dolci. Tra gli alimenti ricchi di proteine animali è bene consumare carne bianca, pesce, uova, latte e derivati. Per quanto riguarda invece le proteine vegetali privilegiare il consumo di soia, frutta secca e legumi.

Fibre: prediligere i legumi e le verdure ricche di fibre (cavolo nero, cime di rapa, spinaci, bietole, broccoli, carciofi, melanzane e zucchine). Per ciò che concerne la frutta, rigorosamente lavata e sbucciata, si deve dare la priorità a d albicocche, mele, pere e prugne.

Lipidi: i grassi dovrebbero rappresentare tra il 25 e il 35% dell’introito calorico giornaliero. Occorre ridimensionare il consumo di grassi saturi di origine animale ed escludere il più possibile i grassi trans (presenti in determinati prodotti da forno). Sono consentiti i grassi monoinsaturi (come l’olio extravergine di oliva) e di grassi polinsaturi, importanti per lo sviluppo cerebrale. Per assumerli è consigliato il consumo di pesce fresco, quale il salmone e lo sgombro, fonti di Omega 6 e Omega 3.

 

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(Fonte immagine: Unsplash)
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