Prima di scoprire l’importanza di una corretta assunzione di selenio per il benessere e l’equilibrio della funzionalità tiroidea, cerchiamo di familiarizzare con questo oligominerale naturale. Il selenio è un micronutriente con comprovate proprietà antiossidanti, anti-aging, antitumorali, immunostimolanti e cardioprotettive. In natura è presente in numerosi alimenti quali i cereali, la carne, i prodotti ittici, le uova, i latticini e specifici ortaggi. È un preziosissimo alleato per l’organismo sia dei bambini che degli adulti, poiché interviene nella regolazione e nel controllo di diversi processi metabolici e funzioni legati alla tiroide. Nelle righe che seguono andremo ad approfondire le proprietà benefiche di questo oligoelemento e in quali alimenti possiamo trovarlo, al fine di integrarlo correttamente nel nostro regime dietetico.
L’importanza del selenio per la funzionalità della tiroide
La tiroide è una ghiandola endocrina situata alla base anteriore del collo. Regola numerosi processi metabolici e funzioni vitali dell’organismo. Medici e nutrizionisti sottolineano l’importanza di un’adeguata assunzione di selenio, fondamentale per contrastare l’insorgenza di disturbi e patologie a carico della tiroide. La funzione del selenio, infatti, quella di diminuire la concentrazione di auto anticorpi (i responsabili di diverse malattie tiroidee), supportare la risposta alle medicine anti-tiroidee e alleviare i disturbi oculari, qualora siano presenti. Una volta apprese le proprietà e azioni benefiche del selenio, scopriamo adesso dove è possibile trovarlo.
Tiroide e selenio: come garantire un adeguato introito giornaliero?
Essendo di natura vegetale, è facilmente intuibile che il selenio sa disponibile in abbondanti quantità nelle verdure e nei cereali. Nella fattispecie, le categorie di alimenti maggiormente ricchi di questo oligoelemento sono: i cereali (il grano, la farina, la soia e i derivati della soia), la carne (le frattaglie, il manzo), i prodotti ittici (molluschi, crostacei, frutti di mare), le uova, i prodotti lattiero caseari, alcuni ortaggi (il cavolo verza, il broccolo, le carote, i piselli, i fagioli rossi, i pomodori). Inoltre nei negozi di alimentari e nei grandi ipermercati è possibile acquistare alcuni tipi di tuberi addizionati di selenio, come ad esempio le patate Selenella. In alternativa, sono facilmente reperibili nelle parafarmacie e negli store online gli integratori alimentari di selenio, sia in compresse che in soluzione solubile effervescente. L’assunzione naturale resta quella maggiormente consigliata dai nutrizionisti.
Noci brasiliane e pesce, due fonti inestimabili di selenio
La frutta secca più ricca in assoluto di selenio è la famosa noce brasiliana. Il contenuto medio di questo micronutriente è di 2000 µg ogni 100 grammi di prodotto. Anche i prodotti ittici, come molluschi e crostacei, presentano una percentuale non indifferente di selenio. Basti pensare che le ostriche (genere di molluschi bivalvi dalla conchiglia tondeggiante ricoperta di lamelle squamose e ondulate) vantano un quantitativo pari ai 60 – 80 µg di selenio ogni 100 grammi di prodotto. Mentre le cozze, i calamari, le lumache di mare, i polpi e le seppie presentano una concentrazione di selenio che varia tra i 40 e i 50 µg.
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