Che differenza c’è tra il miele di Acacia e quello Millefiori? Perchè alcuni vengono chiamati “monofloreale”? Quali caratteristiche li differenziano? Com’è noto a tutti, in commercio è possibile reperire un vasto assortimento di miele: dal più celebre miele di agrumi, a quello di eucalipto, per passare man mano a varietà meno note come il miele di corbezzolo e il miele di Manuka. Ciò che caratterizza la loro diversificazione è la fioritura e la regione di appartenenza. Proseguendo con la lettura di questo articolo scoprirete tutte le tipologie di miele italiano.
Miele di Acacia
Il miele di Acacia (Black Locust Honey o American Acacia Honey) è una varietà di miele monofloreale, prodotto prevalentemente in Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana, Emilia-Romagna, Abruzzo e Campania. È una delle tipologie di miele più note, di facile reperibilità, anche di agricoltura biologica. La sua caratteristica principale risiede nell’elevato contenuto di fruttosio, che gli conferisce una scarsa tendenza a cristallizzare. Il miele di Acacia, infatti, si presenta liquido e lievemente torbido. Il suo colore è molto chiaro, da quasi incolore a paglierino. Il suo sapore è vanigliato e confettato. Tra le virtù benefiche di questo tipo di miele annoveriamo il suo potere antiossidante, dolcificante, energizzante, disintossicante, antibatterico e ricostituente.
Miele millefiori
Il miele millefiori è una tipologia meno pregiata di miele, ottenuta dal nettare di più fiori di campo. Il termine millefiori, infatti, indica la sua origine multiflorale. Si presenta con una consistenza solida (miele cristallizzato) e ha una nota cromatica che può variare dai toni del giallo chiaro al bianco sporco, oppure dai toni del rosso alle sfumature del marrone. L’aroma varia in base ai tipi di fiori che sono presenti. In genere ha un sapore dolciastro con un retrogusto amarognolo. È particolarmente indicato per curare i sintomi influenzali. La sua azione antibatterica naturale aiuta a trattare tosse e mal di gola.
Miele di eucalipto
Il miele di eucalipto è un miele unifloreale prodotto da api che succhiano il nettare dalla pianta di Eucalyptus, originaria dell’Oceania e importata in Europa nel XIX secolo. È una tipologia molto ricca di acidi fenolici, flavonoidi e tannini. Il suo aroma è molto balsamico e tra le virtù benefiche di questa varietà annoveriamo il suo potere espettorante, mucolitico, balsamico, antinfiammatorio e antibatterico. È particolarmente indicato per curare tutte le affezioni respiratorie.
Miele di agrumi
Il miele di agrumi viene ottenuto dal nettare raccolto dai fiori delle piante che fanno parte della famiglia dei Citrus: l’arancio, il limone, il mandarino, il bergamotto, il cedro e il pompelmo. Appena prodotto, il miele di agrumi presenta una nota cromatica molto chiara, con sfumature che vanno dal trasparente al giallo chiaro. Dopo la cristallizzazione, invece, tende ad assumere un colore bianco o beige. Il suo aroma è dolce con un leggero retrogusto acidulo. Tra le sue proprietà benefiche annoveriamo quelle antispasmodiche e sedative. È particolarmente indicato per trattare l’insonnia, l’emicrania e l’ansia.
Mieli della Sardegna
In Sardegna troviamo una vasta produzione di miele che portano con sé aromi e fragranze della vegetazione regionale. Tra le principali varietà annoveriamo:
• Miele sardo monoflora
• Miele sardo multiflora
• Miele sardo di melata
• Miele di Asfodelo
• Miele di corbezzolo
• Miele di cardo
• Miele di castagno.
Mieli rari e particolari
Tra i mieli più pregiati, rari e costosi d’Italia annoveriamo:
• Miele di rovo
• Miele di nespolo
• Miele di marasca del Carso
• Miele di lupinella in fiore
• Miele di coriandolo.