Fico: curiosità, proprietà e valori nutrizionali

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Una delle piante più antiche del mondo, capace di dar vita ad un frutto a dir poco delizioso. Platone mangiava fichi per rinvigorire l’intelligenza, mentre Eva utilizzò una foglia di fico per per portare Adamo alla perdizione.

La pianta del fico ha origini davvero antiche. Testimonianze della sua coltivazione si hanno già nelle prime civiltà agricole di Mesopotamia, Palestina ed Egitto, da cui si diffuse successivamente in tutto il bacino del Mar Mediterraneo. Si tratta di una pianta xerofila, ossia amante del caldo asciutto, ed appartenente alla famiglia delle Moraceae.

I greci ritenevano il fico un frutto erotico. Platone, ad esempio, grande mangiatore di fichi, raccomandava agli amici di mangiarne in quantità perché, a suo dire, rinvigoriva l’intelligenza. I Romani erano ghiotti di fichi e li consumavano come antipasto, insaporiti con sale, aceto, garum (specie di salsa di pesce). Questi pensavano che i fichi aumentassero la forza dei giovani e rinvigorissero la salute dei vecchi. 

Curiosità

Non tutti sanno che il vero frutto del fico è contenuto all’interno di quello che noi chiamiamo frutto e che solitamente mangiamo. Quello che mangiamo generalmente è una grossa infruttescenza – detta siconio – mentre il vero frutto del fico sono i piccoli semini chiamati acheni. I frutti del fico maturano da inizio giugno fino ad ottobre. In Italia esistono numerose varietà come i fichi bianchi, con buccia che va dal verde al giallo, e fichi neri, con buccia da rosso a marrone a violaceo; alcune varietà sono adatte per il consumo fresco, altre per l’essiccazione. 

Nel nostro Paese è possibile trovare, ad esempio, la varietà del Brogiotto nero, ossia una varietà unifera che produce frutti a trottola, medio-grossi, con buccia verde scuro-blu violaceo, con fenditure chiare e polpa rosso vivo, dall’ottimo sapore, maturi a metà settembre. Altrettanto diffusa è la “Brogiotto bianco”. Molto diffusa anche la varietà callara che produce grossi frutti piriformi, con buccia rossa e polpa rosata a fine giugno e poi in settembre.

Caratteristiche

I fichi presentano un importante apporto energetico ed hanno un gusto dolce. Si tratta di un frutto che in 100 grammi racchiude in sé circa 63 chilocalorie. Questo frutto è molto ricco di carboidrati e di fibre. Al contrario, ha un basso contenuto di grassi ed è un frutto altamente abbondante di vitamine e sali minerali. Questo gli conferisce anche proprietà antiossidanti.

Il fico ha enormi proprietà terapeutiche in quanto viene utilizzato spesso come lassativo e antinfiammatorio. La polpa del fico è utile a favorire un’azione depurativa e allo stesso tempo può disinnescare infiammazioni delle vie respiratorie e urinarie: in questo senso, potresti anche pensare a degli impacchi a base di polpa di fico da applicare, per esempio, su ascessi o eruzioni cutanee. 

È molto indicato per chi ha basse dosi di potassio nel sangue. Per gli sportivi il fico è molto utile a combattere la stanchezza o i crampi muscolari in caso di attività prolungata. Inoltre è utile a tenere sotto controllo la pressione arteriosa. Inoltre, grazie alla presenza di particolari enzimi, il fico è un alimento molto indicato per favorire la digestione e l’assimilazione dei cibi.

Fonte immagine: Pixabay

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