È una domanda che ci si fa spesso, ma fa male mangiare la frutta a fine pasto oppure no? Ci sono differenti scuole di pensiero nonché tradizioni che si tramandano nel tempo, per questo motivo alcuni nutrizionisti danno alcuni consigli in merito.
Frutta dopo i pasti: fermentazione e calorie
La frutta è uno degli alimenti base per un regime sano e controllato. Naturalmente le varianti che ad oggi sono a disposizione sono tantissime, per questo motivo ogni tipologia ha i suoi pro e i suoi contro. Ci sono tipi di frutta che andrebbero mangiati lontani dai pasti come energizzante prima dello sport, altri ideali per digerire e altri ancora come uno snack di metà giornata.
I nutrizionisti mettono l’accento sulle tante informazioni che vengono date in merito a questo alimenti, soprattutto sul fatto che facciano ingrassare. Da sempre viene evidenziato il fatto che nessun alimento faccia dimagrire e tanto meno ingrassare, tutto varia a seconda delle combinazioni – quantità e condimenti adottati.
Altro punto è il fatto che un cibo non abbia un orario preciso per fare o meno male o ingrassare: tutto dipende dall’equilibrio – calorie – varietà e stile di vita personale. Per contrastare i chili di troppo è bene rivolgersi sempre ad un nutrizionista abbandonando il metodo fai da te e associando una vita sana con movimento giornaliero e abbandono di alcuni vizi che incidono sull’irregolarità del proprio organismo.
La frutta fa parte del fabbisogno totale energetico giornaliero e per questo motivo non ci sono particolarità sul fatto che debba essere mangiata lontano da ogni pasto.
Frutta, si può mangiare dopo i pasti?
Da sempre in una dieta sana ed equilibrata spunta la verdura e la frutta, con dosi giornaliere atte a controllare il peso, ridurre la massa grassa e soprattutto dare energia. I professionisti del settore non consigliano di mangiare la propria porzione lontano dai pasti perché il dimagrimento o uno stile di vita salutare non sono correlate all’orario di consumo bensì al contenuto calorico e le quantità.
La maggior parte delle tipologie di frutta è povera di grassi, energizzante e purificante con grande potere per l’eliminazione delle tossine in eccesso. È anche drenante grazie al suo ricco apporto d’acqua che mette l’accento su un altro elemento indispensabile per l’organismo.
Un consiglio è quello di mangiarla prima dei pasti principali – al posto dell’insalata – per ridurre la fame favorendo tutto l’apporto calorico di base durante la giornata.
Ma la vera domanda è: fa bene oppure fa male dopo i pasti. A questo quesito la risposta dei professionisti del settore è dipende dai casi:
- La frutta fa molto bene a livello nutritivo ma allo stesso tempo ad alcune persone potrebbe portare gonfiore e problemi intestinali.
Bisogna sapere che la frutta ha un alto contenuto di carboidrati con il fruttosio che ha una incidenza del 50%, infatti a molte persone risulta essere altamente indigesto e non digeribile. Molte tipologie di frutta, inoltre, contengono un contenuto alto di fibre che possono andare a disturbare il metabolismo e creare irritazioni al colon.
Per questo motivo mangiare la frutta dopo i pasti non fa male, non fa ingrassare ma è bene valutare – con buon senso – come risponde il proprio organismo. La regola di base è quella di non superare un quantitativo pari a 30 grammi ogni pasto: tutte le persone che hanno problemi con le fibre, sarebbe opportuno non ne mangiassero o li limitassero.
Quale frutta mangiare dopo i pasti
Ma quale tipologia di frutta è migliore da mangiare dopo i pasti? Sicuramente l’ananas che brucia tutti grassi assunti e ripulisce dalle tossine in eccesso. Poi largo spazio alle arance, fragole, more, melone e pesche.
Una ricchezza aggiuntiva anche nelle prugne e albicocche, nonché i fichi in quantità limitata, prediligendo la frutta di stagione.
Per ogni tipo di dubbio evitare sempre il fai da te e consultare il proprio medico di fiducia o uno specialista in ambito di nutrizione.
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