L’Appennino abruzzese, la catena montuosa italiana situata tra l’appennino umbro-marchigiano e l’appennino meridionale, vanta una lunga storia di coltivazione dello Zafferano, l’Oro Rosso d’Abruzzo. Il crocus sativus, questo è il suo nome botanico, è una spezia di nicchia utilizzata dagli chef pluristellati di tutto il mondo. A renderla celebre a livello planetario è stata la sua nota cromatica dorata e il suo sapore intenso e penetrante. Lo zafferano è un ingrediente prezioso in ambito gastronomico poiché dona gusto e sfumature pittoresche alle pietanze che insaporisce. Nel 2005 ha ottenuto la certificazione DOP (Denominazione di Origine Protetta) che incorona lo zafferano come alimento originario della regione Abruzzo. L’area di produzione comprende le località del capoluogo abruzzese (ben 13 comuni). La coltivazione, invece, avviene nella Piana di Navelli del Gran Sasso, la catena montuosa più alta degli Appennini e dell’Italia peninsulare.
Come nasce l’Oro rosso d’Abruzzo: sua maestà lo Zafferano
La nota cromatica dello zafferano è la particolarità che maggiormente lo contraddistingue da tutte le altre spezie. Nella fase di germinazione, lo zafferano è ancora un fiore di colore viola e la parte apicale dei pistilli sfoggia sfumature tendenti al rosso. La polvere aromatica che se ne ricava, colora di giallo le pietanze alle quali viene aggiunta. Per ciò che concerne la produzione e lavorazione dello zafferano d’Abruzzo, la raccolta avviene nella stagione autunnale, pochi mesi dopo l’impianto. Dopo la fase di raccolta che avviene tra ottobre e novembre, segue la fase di asportazione dei bulbi, la mondatura, il trapianto dei bulbi e l’essiccazione.
Lo zafferano e i molteplici usi in ambito culinario
L’Oro rosso d’Abruzzo viene addizionato a numerose pietanze, da solo o insieme a delle miscele di erbe aromatiche. Ha raggiunto l’apice della sua notorietà e diffusione grazie al primo piatto più iconico della Lombardia: il risotto alla milanese. Nella preparazione di ricette salate, come i secondi a base di carne e i contorni di verdure e legumi, si abbina egregiamente con il cumino e gli agrumi. Nella realizzazione dei dessert, invece, esalta il sapore della vaniglia e della cannella. Oltre ad essere usato nella realizzazione di pietanze salate e dolci, l’Oro rosso d’Abruzzo dà il meglio di sè anche nella preparazione di tisane, drink analcolici e cocktail alcolici, quali il Saffron Gin Tonic, una variante del noto Gin Tonic.
L’impatto dello zafferano nel settore gastronomico nazionale e internazionale
Nel settore del food e della ristorazione, lo zafferano dell’Aquila Dop ha sempre avuto un impatto significativo e un forte ascendente. La sua richiesta cresce esponenzialmente di anno in anno, nonostante i costi elevati. Un grammo di questa spezia, a seconda della qualità, può raggiungere un prezzo che oscilla tra i 20,00 e i 25,00 euro. Ma per insaporire e condire una pietanza ne basta un decimo di grammo. Gli chef pluristellati di Parigi e New York la utilizzano nei loro ristoranti di altissimo livello e persino gli exclusive chef dei paesi del Sol Levante ne vanno matti.
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