Superfood locali: Mela Val di Non DOP, l’orgoglio del Trentino Alto Adige

Superfood locali: Mela Val di Non DOP, l’orgoglio del Trentino Alto Adige

La Mela Val di Non DOP è un’eccellenza del Trentino Alto Adige ed è marcata dal bollino europeo a riconoscimento della sua unicità e qualità. Riconosciuta per le sue qualità nutrizionali e gustative, la mela Val di Non vanta tra le sue fila ben 6 diverse varietà: Braeburn, Golden Delicious, Red Gala, Jonagold, Morgenduft, Pinova e Renetta. A rendere questo frutto unico nel suo genere è la natura incontaminata delle montagne, il clima della catena montuosa delle Alpi, l’illuminazione solare favorevole ma soprattutto la dedizione e la passione dei frutticoltori trentini. Sebbene sia una delle eccellenze della regione, non tutti ne conoscono le origini, le caratteristiche e le proprietà organolettiche. Scopriamole meglio.

Mela Val di Non DOP: origini e periodo storico

In Trentino Alto Adige la coltivazione di alberi di melo affonda le sue radici nella seconda metà dell’800, quando la regione apparteneva ancora alla parte meridionale dell’antico Impero austro- ungarico. Numerose testimonianze fotografiche datate 1954-1955 dimostrano che la nomea delle mele trentine era già nota e aveva raggiunto ampia diffusione tra gli scambi commerciali europei, ma anche con i paesi ’africani e asiatici. Attorno al 1980 nacquero le prime cooperative dei frutticoltori che con passione e dedizione incrementarono la coltivazione di meleti, dando vita ai primi marchi (come ad esempio Melinda).

Mela Val di Non DOP: aspetto, sapore e profilo nutrizionale

La mela Val di Non DOP si contraddistingue per il suo calibro medio, la polpa succosa e croccante, il sapore zuccherino e piacevole e la buccia liscia. La nota cromatica della buccia varia a seconda della tipologia di appartenenza. Le mele Golden, Red Delicious, Fuji e Morgenduft variano dal giallo al verde chiaro, con eventuali sfumature rosate. La tipologia Gala e Pinova presenta un sopraccolore rosso aranciato o rosso vivo, mentre le Granny Smith differiscono per il loro colore verde intenso, brillante e lucido. La sua morfologia non è uguale per tutte le categorie: va dal rotondeggiante al tronco-conico per la tipologia Golden, Red Delicious e Pinova. È rotondeggiante nelle mele Gala, Fuji, Morgenduft e Granny Smith. Mentre la tipologia Renetta spicca per la sua forma rotondeggiante-appiattita. In merito al profilo nutrizionale, la Mela Val di Non è stata ribattezzata “super fruit” per via dei suoi valori nutritivi degni di nota. Vanta infatti uno straordinario quantitativo di antiossidanti, vitamine e sali minerali, fondamentali per il benessere del nostro organismo. Tra questi annoveriamo la vitamina B1, la riboflavina (vitamina B2), la niacina (vitamina B3), la vitamina A, la vitamina C, il sodio, il potassio, il calcio, il ferro, il fosforo e lo zinco. La sua polpa ha un apporto calorico esiguo: circa 53 calorie per 100 grammi.

Mela Val di Non DOP: coltivazione e metodo di produzione

Secondo il marchio di tutela giuridica (denominazione di origine protetta) la coltivazione della mela Val di Non comprende un’area di circa 7000 ettari ad un’altitudine compresa tra i 450 e i 900 metri slm. Le mele raccolte devono rispettare i criteri minimi imposti dalla certificazione per ciò   che riguarda la percentuale di zuccheri, la durezza e il grado di acidità. Il territorio e l’area di coltivazione si contraddistingue per il clima favorevole della catena montuosa alpina, che influenza positivamente la qualità del frutto. Gli impianti dei meleti (monoasse o a impalcatura multipla) seguono la naturale inclinazione del terreno e giovano di un manto erboso che fornisce nutrimento agli alberi. La raccolta delle mele Val di Non viene eseguita con stacco manuale dei frutti nella stagione estiva e autunnale (tra metà luglio e metà dicembre). La produzione massima regionale degli alberi di melo non può superare 96 tonnellate per ettaro. Le Mele Val di Non vengono poi conservate in ambienti idonei e favorevoli, caratterizzati da una temperatura compresa tra lo 0 e i 10°C.

 

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(Fonte immagine: Pixabay)
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