È prassi diffusa utilizzare packaging e contenitori in plastica per gli alimenti, ma quali sono i rischi per la salute umana? Per conservare la merenda dei bambini, per il pranzo fuori casa o per mantenere meglio i cibi in frigorifero, i contenitori di plastica sono oramai l’accessorio ed il materiale più utilizzato dalle famiglie italiane per conservare le proprie pietanze.
Purtroppo, però, la plastica è dannosa per la salute delle persone ed inquinante per l’ambiente: una recente inchiesta trasmessa dal programma Report ha acceso il dibattito sulla tossicità della plastica utilizzata per uso alimentare. Quali sono i rischi per la salute umana? Scopriamolo in questa guida dedicata.
Salute alimentare: i rischi associati all’uso delle materie plastiche per alimenti
In commercio si possono trovare diversi contenitori di plastica per conservare gli alimenti: il dibattito sull’utilizzo di sostanze tossiche nel packaging utilizzato per scopi alimentari si è riacceso grazie ad un’inchiesta trasmessa dal programma Report.
Tra i composti considerati dannosi per la salute umana spicca il bisfenolo A (BPA), un composto organico noto anche come 2,2-bis (4-idrossifenil) propano, ritenuto fondamentale nella sintesi di alcune materie plastiche.
Diverse sono le ricerche che hanno validato la tesi che le materie plastiche alimentari sono fortemente tossiche e nocive per la salute dell’uomo.
Con il tempo sono state recepite ed approvate diverse Direttive europee che hanno sancito indicazioni dettagliate al riguardo.
Secondo quanto contenuto nel Regolamento quadro CE 1935/2004 o nel più recente intervento 2016/1416, la plastica per essere impiegata nel packaging e nelle stoviglie ad uso alimentare deve essere contraddistinta dalla dicitura “per alimenti”.
Pertanto, l’utilizzo improprio di alcune materie plastiche alimentari può comportare il rilascio di sostanze chimiche dannose per la salute umana e per l’ambiente.
Lo stesso BPA potrebbe creare effetti dannosi alla salute ma solo se in dosi consistenti: il processo di “migrazione” delle sostanze dannose dagli alimenti al contenitore realizzato in materiale plastico è accentuato ulteriormente nei casi in cui i cibi siano caldi e siano sono ricchi di lipidi.
Quali sono i rischi per la salute dell’uomo? Diverse sono le ricerche scientifiche pubblicate che hanno confermato il fatto che i componenti tossici contenuti nelle materie plastiche ad uso alimentare sono “potenti interferenti endocrini in grado di mimare la funzione degli ormoni, influenzando negativamente l’equilibrio ormonale dell’organismo”.
Da diversi test scientifici è risultato che “bastano livelli di contaminazione degli alimenti molto ridotti per causare danni rilevanti. L’esposizione del feto nel periodo prenatale sembra essere la più pericolosa, correlata a problemi di infertilità. Inoltre, ci sono interrogativi sullo sviluppo di tumori e patologie neurologiche”.
Dai risultati pubblicati ben si comprende che una percentuale anche minima di sostanze nocive contenute nei contenitori plastici ad uso alimentare può avere ripercussioni nocive sulla salute umana, soprattutto nelle fasi neonatali.
Il bisfenolo A (BPA) può interferire sulla fertilità, sullo sviluppo sessuale, oltre che favorire la comparsa di malattie tumorali. Nelle plastiche del gruppo 7 utilizzate per scopi alimentari è presente la formaldeide e la melammina che sono cancerogene e genotossiche.
Stoviglie biodegradabili e compostabili e Natureflex: sono una valida soluzione?
Visti i risultati pubblicati dalle ricerche scientifiche condotte sulle sostanze nocive contenute nelle materie plastiche c’è da domandarsi se sia meglio cambiare abitudini e tornare all’utilizzo del vetro? Quali altre soluzioni possiamo trovare sul mercato del packaging alimentare?
Le stoviglie monouso biodegradabili e compostabili le bustine trasparenti per alimenti in Natureflex per chi deve confezionare prodotti biologici e naturali, tipo quelle che propone Ekoe.org, società che ha appena creato la prima iniziativa al mondo di abolizione dalla plastica dalle isole, con Tremiti Free Plastic riportata da tutta la stampa italiana ed estera, potrebbero essere la migliore soluzione definitiva per porre fine all’utilizzo delle materie plastiche per alimenti.
Le famiglie italiane potrebbero utilizzare piatti/posate/bicchieri e bustine trasparenti monouso biodegradabili in modo tale da evitare i rischi dannosi associati all’utilizzo della plastica.
Ecosostenibili e 100% green, le stoviglie monouso biodegradabili e compostabili e bustine trasparenti per alimenti in Natureflex sono realizzate secondo le direttive contenute nella norma EN13432.
I materiali impiegati nel processo produttivo per la realizzazione delle stoviglie monouso biodegradabili sono di diversa natura e derivano da varie fonti rinnovabili (lavorazione della canna da zucchero, amido di mais etc.).
Ecco di seguito quali sono le principali caratteristiche di ciascun materiale utilizzato per produrre stoviglie monouso ecosostenibili.
Il P.L.A. Cristallizzato resiste a temperature fino a 85°C: si tratta di una materia biodegradabile e compostabile secondo la norma EN13432. Viene utilizzato per la produzione di coperchi e bicchieri per contenere cibi caldi.
Cartoncino + Mater-Bi® è un cartoncino che viene realizzato con fibre provenienti da piantagioni gestite responsabilmente; internamente alle stoviglie realizzate in cartoncino vi è un rivestimento in Mater-Bi® che ne garantisce la resistenza ai liquidi e la sicurezza alimentare.
La polpa di cellulosa viene ricavata dagli scarti derivanti dal ciclo di lavorazione di piante (bamboo, paglia, canna da zucchero). Si tratta di un materiale biodegradabile e compostabile secondo la norma EN13432 ed è adatta per mettere a scaldare in forno.
Il Natureflex è un derivato da origine vegetale, il legno (questo raccolto da coltivazioni dell’FSC o equivalenti) – porta in sé le certificazioni “compostabile” sia domestico che industriale. Il NatureFlex offre vantaggi per il confezionamento alimentare e la trasformazione, può essere usato anche con macchina termo sigillatrice, e grazie alle sue all’elevata trasparenza/lucentezza e alla resistenza ai grassi ed oli può essere paragonato alle caratteristiche di una classica bustina trasparente per alimenti in plastica ma a differenza della plastica, si degrada in poche settimane.
Il Natureflex viene utilizzato da produttori agricoli, pastai, fornai, negozi biologici ed erboristerie per conferire valore aggiunto agli alimenti confezionati, con una offerta sempre più in linea con la natura.
Quali sono i vantaggi delle stoviglie biodegradabili e compostabili?
L’utilizzo delle stoviglie e bicchieri monouso biodegradabili consentono di annichilire i rischi alla salute umana cagionati dall’utilizzo della plastica per alimenti.
Inoltre, l’uso di piatti monouso biodegradabili e compostabili riducono i costi di smaltimento e le emissioni di anidride carbonica in fase di smaltimento. Il compost risultante dallo smaltimento può essere riutilizzato come fertile humus per terricci e terreni.