Calcolo settimana di gravidanza: come fare

Calcolo settimana di gravidanza: come fare

Sono tanti, forse troppi, gli interrogativi che tormentano le donne in dolce attesa. “Come si calcola correttamente la presunta data del parto? Come si evolve la gestazione settimana dopo settimana? Come si stimano le diverse fasi della crescita gestazionale?”. Questi sono solo alcuni dei quesiti ricorrenti ai quali molte gestanti non riescono a trovare delle risposte attendibili, se non rivolgendosi ai medici specialisti. Per dissipare ogni dubbio noi di Consiglibenessere abbiamo preparato una guida online, pratica e semplice, che vi darà una mano a calcolare la settimana di gravidanza senza l’ausilio delle tabelle o dei calcolatori digitali online.

Calcolo settimana di gravidanza: l’importanza di conoscere la data approssimativa del parto

Se per le gestanti la presunta data del parto è necessaria per organizzarsi al meglio, preparare la casa all’arrivo del bimbo e accoglierlo nel migliore dei modi, per la ginecologa e per l’ostetrica la presunta data del parto serve per pianificare i controlli periodici e l’iter medico da fare in base alla fase della gestazione. La data approssimativa del parto è infatti importante per monitorare l’evoluzione del feto, il quale deve essere conforme alle varie fasi di sviluppo gestazionale e consente ai medici di essere pronti in caso di possibile parto prematuro.

Come calcolare correttamente la presunta data del parto? Ecco tutti i metodi

Per individuare la data presunta del parto è possibile avvalersi di vari metodi e tecniche: la regola di Mittendorf-Williams, il regolo ostetrico, l’esame ecografico e la regola di Naegele. Esaminiamo questi metodi uno ad uno.

Al di là delle tabelle e calcolatori digitali online, per eseguire il conteggio della presunta data del parto ci si può basare sulla regola di Mittendorf-Williams, ovvero la data dell’ultimo ciclo mestruale (il 1° giorno dell’ultima mestruazione). L’età gestazionale neonatale non viene valutata a partire dal momento del concepimento, che può essere una data molto approssimativa, ma per convenzione si è stabilito di determinare la data del parto contando 280 giorni dal giorno dell’ultima mestruazione, con un margine di tempo di circa 15 giorni.

Come abbiamo già accennato nei precedenti paragrafi, una delle migliori modalità utilizzate dalle ostetriche e dalle ginecologhe per valutare la presunta data del parto è il celebre regolo ostetrico. Comunemente noto come “La ruota della gravidanza”, questo interessante calcolatore è caratterizzato da due dischi di cartoncino sovrapposti che girano in senso orario e antiorario. Parliamo di una sorta di calendario con date e cifre indicate, che aiuta a conteggiare da quante settimane siete in dolce attesa, la data presunta della nascita del bebè e altre date riguardanti la crescita del nascituro.

Un altro metodo che può essere eseguito dalle gestanti per scoprire la presunta data del parto è la regola di Naegele. Ma di cosa si tratta esattamente? Per usufruire di questa regola non occorrono particolari abilità matematiche e di calcolo. È sufficiente aggiungere 7 giorni e togliere 3 mesi alla data dell’ultimo ciclo mestruale.

Qualora le gestanti non riuscissero a ricordare la data dell’ultima mestruazione a causa dell’irregolarità del ciclo, possono valutare la presunta data del parto contestualmente all’ecografia morfologica del I trimestre.

Calcolo settimana di gravidanza: come funziona?

Formulare la settimana di gravidanza è molto facile e non servono particolari abilità di calcolo. I medici specialisti in ginecologia e ostetricia si avvalgono di diverse tecniche, regole e tabelle digitali. Lo schema delle settimane di gestazione è suddiviso in trimestri di gravidanza, poiché le fasi di evoluzione del feto all’interno di ogni trimestre differiscono tra loro.

L’età gestazionale neonatale viene riportata da due numeri separati dal simbolo “+”. Il calcolo tiene in considerazione le settimane e i giorni completi, trascorsi dal 1° giorno dell’ultima mestruazione che è indicata come giorno 0+0 (0 settimane + 0 giorni). Avremo dunque 0+1, 0+2, fino al completamento della settimana 0+6. Terminata la prima settimana il conteggio prosegue con 1+0 (1 settimana + 0 giorni) e così via.

Ecco perché individuare con maggiore precisione l’età gestazionale neonatale permette di controllare con esattezza lo sviluppo fetale, che avviene mediante il confronto con le dimensioni medie dei bimbi della medesima età. Questa accurata analisi è molto importante per la salute del nascituro, poiché aiuta a rilevare con tempestività possibili malformazioni, anomalie fetali strutturali e/o patologie come difetti del tubo neurale o la spina bifida.

 

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(Fonte immagine: Unsplash)
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