Come si fa a capire se la magnetoterapia sta funzionando?

Come si fa a capire se la magnetoterapia sta funzionando?

La magnetoterapia è trattamento fisioterapico non invasivo che si avvale dei campi magnetici a bassa frequenza per favorire la rigenerazione dei tessuti, ridurre i processi infiammatori in atto (acuti o cronici) e le algie articolari. Questo tipo di terapia fisica-strumentale viene spesso usata per coadiuvare i processi di guarigione di fratture ossee, ridimensionare gli edemi ossei e alleviare le algie articolari come quelle alle rotule, ai talloni e alla regione lombare. Grazie alla possibilità di sottoporsi ad uno o più cicli di magnetoterapia presso la propria abitazione mediante apparecchiature di ultima generazione, questo trattamento è oggi disponibile anche in ambito domestico e consente a tutti di prendersi cura della propria salute in modo facile e indolore. Data la complessità dell’argomento, nei prossimi paragrafi vi spiegheremo come capire se la magnetoterapia sta funzionando e dopo quanto tempo riscontrare i primi effetti benefici.

Percorso di magnetoterapia: cosa aspettarsi?

La magnetoterapia a bassa frequenza si avvale di campi magnetici pulsati per alleviare i disturbi causati da malattie acute e croniche dell’apparato muscolo-scheletrico. Tali campi elettromagnetici provocano nei tessuti del nostro corpo delle correnti elettriche indotte che risvegliano i processi di turnover cellulare. Gli apparecchi per magnetoterapia producono impulsi a basse frequenze (orientativamente tra i 5 e i 100 Hz), indolori e di minima invasività, che favoriscono la guarigione dei tessuti danneggiati, snellendo i tempi di recupero e alleviando la flogosi. Esaminiamo, punto per punto, quali sono gli effetti positivi promossi dalle sessioni di magnetoterapia.

  • Recupero delle fratture ossee: sottoporsi ad uno o più cicli di magnetoterapia aiuta a stimolare significativamente la produzione di osteoblasti (le cellule preposte alla formazione delle strutture ossee), incentivando il turnover delle ossa e snellendo i lunghi processi di calcificazione e guarigione;
  • Diminuzione dei dolori: sottoporsi ad uno o più cicli di magnetoterapia può essere d’aiuto e coadiuvante ai trattamenti terapeutici della riduzione del dolore cronico e acuto, nella fattispecie in condizioni di patologie quali l’artrosi, l’artrite reumatoide, le tendiniti e altre flogosi muscolo-articolari;
  • Drenaggio degli edemi: sottoporsi ad uno o più cicli di magnetoterapia aiuta a ridurre gli edemi insorti a seguito di incidenti, traumi, contusioni e distorsioni muscolari. Gli impulsi a basse frequenze favoriscono il drenaggio dei ristagni idrici tipici degli edemi ossei e non;
  • Maggiore ossigenazione e miglioramento della circolazione del sangue: gli impulsi a basse frequenze generati dagli apparecchi di magnetoterapia stimolano il microcircolo, ottimizzano l’ossigenazione dei tessuti muscolari e donano una sensazione di rilassamento muscolare.

Le sessioni di magnetoterapia si sono rivelate, infatti, particolarmente indicate per coloro che sono affetti da patologie quali l’osteoporosi, le algie articolari, gli edemi ossei (ad esempio quello alla rotula o alla caviglia) e per coloro che hanno iniziato un iter di recupero da una o più fratture ossee.

Cicli di magnetoterapia: come accertarsi se sta funzionando?

In questo paragrafo veniamo al nocciolo della questione. Per capire se le sessioni di magnetoterapia stanno realmente funzionando, occorre innanzitutto prendere in considerazione due principali fattori: la patologia iniziale e la risposta individuale. Secondo gli specialisti di fisioterapia e gli esperti di magnetoterapia in genere è possibile notare:

  • Prime sessioni: inizialmente, durante i primi cicli, è possibile riscontrare una diminuzione delle algie già dopo due o tre sessioni, soprattutto se si tratta di terapie mirate per il dolore cronico;
  • Dopo 7 giorni: la stragrande maggioranza dei pazienti comincia a riscontrare un miglioramento dopo più o meno 7 giorni di terapia quotidiana. Nello specifico, si osserva una riduzione della flogosi e un miglioramento della flessibilità articolare;
  • Dopo 30 giorni: per beneficiare di risultati concreti e tangibili, soprattutto in caso di disturbi causati da malattie acute e croniche dell’apparato muscolo-scheletrico, gli specialisti suggeriscono di completare un ciclo di almeno un mese. In questo lasso di tempo la magnetoterapia possono stimolare la rigenerazione dei tessuti e la completa guarigione delle fratture ossee.

L’aderenza terapeutica della magnetoterapia poggia inevitabilmente sull’individualità del paziente. Ogni soggetto tende a reagire in modo differente e soggettivo ai cicli di magnetoterapia. Ad esempio i tempi di guarigione che riguardano le fratture ossee si aggirano tra le 3 e le 12 settimane, in base alla gravità e del punto dell’osso fratturato. Per ottenere i migliori risultati e alleviare i propri disturbi, è pertanto fondamentale essere costanti e perseveranti nel seguire tutte le sessioni di magnetoterapia prescritte dal proprio medico.

 

 

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(Fonte immagine: Unsplash)
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