Labirintite: come viene diagnosticata

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Come viene diagnosticata la labirintite? La neuronite vestibolare o, meglio conosciuta, come labirintite è caratterizzata da alcuni sintomi specifici che occorre analizzare. Per una corretta diagnosi si deve distinguere la labirintite “oggettiva”, in cui il paziente vede girare muri e oggetti intorno a sé stesso, da quella di natura soggettiva, dove si possono aggiungere fattori sintomatici di natura personale come il malessere fisico generale, la nausea, il vomito, la cefalea, i tremori, i brividi etc.

Sebbene i sintomi possono allarmare i pazienti affetti dalla labirintite, occorre notare che non deve mai essere considerata un disturbo grave. Vediamo come effettuare una corretta diagnosi della labirintite.

Labirintite: sintomi e cura

Per diagnosticare la labirintite è importante analizzare i sintomi caratteristici:

  • perdita dell’udito
  • tremori
  • acufene
  • ipercapnia (aumento di anidride carbonica nel sangue)
  • vertigini
  • scialorrea (saliva che cola per difficoltà di deglutizione)
  • nausea e vomito
  • sudorazione
  • malessere generalizzato

Quando si è colpiti dalla labirintite si viene a creare un movimento indesiderato dell’occhio (nistagmo), il quale può essere provocato dai cambiamenti di pressione. Oltre alle vertigini ed ai tremori, la labirintite cagiona un’ansia cronica e può provocare la comparsa di stati di depressione, attacchi di panico, mancanza di autostima e derealizzazione.

Labirintite: quando è necessario contattare il medico curante?

Se soffri di labirintite, è buon consiglio contattare sempre il medico curante, specie nei casi di insorgenza di episodi di vertigini o di difficoltà di equilibrio. Per una corretta diagnosi e per intervenire immediatamente è bene farsi accompagnare in Pronto Soccorso, specie se si accusano ulteriori problemi di confusione, debolezza o intorpidimento di una parte del corpo, visione doppia, difficoltà di parola, cambiamento nel modo di camminare.

È importante sottoporsi ad una diagnosi ad hoc in quanto la labirintite comporta rischi piuttosto gravi: episodi vertiginosi che possono provocare la caduta, vomitare può portare alla perdita di forze ed alla disidratazione. Uno dei fattori di rischiosità più grave è la comparsa della sordità permanente.

Si ricorda che la labirintite può colpire sia bambini che adulti: le forme virali interessano maggiormente le persone adulte, in particolar modo quelle nella fascia che va dai 30 ai 60 anni di età.

Quanto dura la labirintite?

Il lasso temporale di guarigione dalla labirintite di solito dura da una a sei settimane, però può accadere che alcuni sintomi (vertigini, nausea, tremori, confusione) continuino per diversi mesi. Per questo è assolutamente importante diagnosticare la labirintite rivolgendosi al proprio medico curante, onde evitare l’aggravarsi del quadro clinico del paziente.

Fonte immagine: Pixabay

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