Le pesche nettarine, comunemente note come nocepesca e pescanoce, sono un’eccellenza dell’Emilia Romagna e sono contrassegnate dal bollino IGP (Indicazione Geografica Protetta) a riconoscimento della loro qualità, freschezza, dolcezza e succosità. Apprezzate per le straordinarie proprietà nutrizionali e il profumo intenso, le pesche Nettarine di Romagna vantano tra le loro fila innumerevoli varietà a polpa gialla e a polpa bianca. A rendere questo frutto unico nel suo genere è la natura incontaminata delle campagne romagnole, il clima favorevole della regione ma soprattutto la dedizione e la passione dei frutticoltori romagnoli.
Pesche Nettarine della Romagna: origini e stagionalità
Le pesche Nettarine italiane affondano le loro radici nel XIX secolo, quando i frutticoltori predisposero i primi impianti per la coltivazione di questo frutto nella provincia di Ravenna. Da allora i frutteti si sono diffusi a macchia d’olio nelle province di Bologna, Ferrara e Forlì nel periodo stagionale compreso tra i mesi di giugno e settembre. Negli decenni seguenti la produzione di pesche si espanse significativamente dapprima a livello nazione e, in seguito, anche a livello europeo.
Pesche Nettarine della Romagna: aspetto, sapore e proprietà benefiche
La pesche nettarine romagnole si contraddistinguono per la loro buccia profumata, liscia e priva di peluria dal colore rosso con vivaci sfumature gialle/arancioni. La polpa è soda, succosa e croccante, il sapore fresco e dissetante. Hanno un peso medio di 200 grammi e una forma rotondeggiante. Per ciò che concerne il profilo nutrizionale, sono state ribattezzate “super fruit” grazie ai loro valori nutrizionali e virtù benefiche degne di nota. Le Nettarine Romagnole, infatti, vantano un elevato quantitativo di vitamine A, B3, C, E, K e sali minerali quali potassio, fosforo e magnesio. Secondo le linee guida italiane per la sana alimentazione, un consumo regolare di questo frutto aiuta il nostro organismo a difenderci dall’azione nociva dei radicali liberi e stimola le difese immunitarie. Inoltre la presenza di antiossidanti quali luteina, zeaxantina e beta-criptoxantina aiuta a tutelare la salute della pelle, degli annessi cutanei e a contrastare l’insorgenza di neoplasie. Per ciò che concerne il loro valore nutrizionale, le pesche nettarine vantano un apporto calorico decisamente esiguo che oscilla tra le 25 e le 40 kcal/100 grammi.
Pesche Nettarine della Romagna: coltivazione e zona di produzione
La regione Emilia Romagna rappresenta la culla di questo frutto. Produce oltre il 50% delle pesche nettarine e il 20% delle pesche classiche. Secondo il marchio di tutela giuridica (Indicazione Geografica Protetta) l’area di coltivazione delle Nettarine comprende il territorio che attraversa le province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Inoltre le pesche raccolte devono rispettare i criteri minimi imposti dalla certificazione in merito ai requisiti di salubrità, al tenore zuccherino e alla durezza della polpa. Il territorio e l’area di coltivazione si contraddistinguono per il clima favorevole delle campagne emiliane, che influenzano positivamente lo sviluppo del frutto. Generalmente la raccolta delle nocepesca romagnole viene eseguita con stacco manuale tra la stagione primaverile inoltrata (maggio e giugno) e la fine della stagione estiva (settembre e ottobre).
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