Alimenti fermentati: quali sono i più ricchi di probiotici?

Alimenti fermentati: quali sono i più ricchi di probiotici?

Gli alimenti fermentati sono prodotti lattiero-caseari, ortaggi, frutta o soia che hanno subìto una trasformazione biochimica a carico di lieviti e batteri presenti nella loro composizione. I cibi fermentati si distinguono per le loro proprietà salutistiche che tutelano e migliorano la salute del microbiota intestinale: l’insieme dei batteri che normalmente vivono all’interno del nostro tratto gastrointestinale. Poiché non tutti conoscono le caratteristiche, il sapore e le virtù benefiche degli alimenti fermentati, in questo articolo entreremo nello specifico indicandovi quali sono i cibi fermentati più ricchi di probiotici e dedicheremo ampio spazio alle loro proprietà salutistiche.

Alimenti fermentati: quali sono i benefici a lungo termine per il microbiota intestinale?

I prodotti lattiero-caseari, gli ortaggi, la frutta e tutti quegli alimenti che hanno subìto un processo di fermentazione, esercitano le seguenti azioni benefiche a carico del colon:

  • Azione digestiva: migliorano i processi digestivi e forniscono gli enzimi e le vitamine necessarie;
  • Azione astringente: contrastano gli episodi di diarrea, normalizzano la motilità intestinale e combattono la Sindrome dell’intestino irritabile;
  • Azione antinfiammatoria: riducono i processi infiammatori a carico del colon.

Alimenti fermentati: quali sono i più ricchi di probiotici e perché introdurli nella nostra alimentazione?

Alla categoria degli alimenti fermentati corrispondono numerosi cibi e bevande, più o meno conosciute e consumate quotidianamente dalla stragrande maggioranza dei consumatori. Qui di seguito una lista dettagliata dei cibi più ricchi di probiotici.

Crauti

Noti come tipico contorno della tradizione gastronomica tedesca, i crauti si ottengono da un processo di fermentazione di un celebre ortaggio: il cavolo. Grazie al loro elevato contenuto di sali minerali e vitamine, i crauti esplicano un’azione antibatterica a livello del microbiota intestinale.

Birra

Ricerche scientifiche e studi universitari internazionali condotti dall’Unità di Immunonutrizione del Dipartimento di Metabolismo e Nutrizione, hanno evidenziato le numerose virtù benefiche della birra. Secondo recenti revisioni nutrizionali alcune tipologie di birre ad alta fermentazione (birre Ale) sarebbero salutari, in quanto ricche di probiotici. Le birre artigianali un po’ più forti, come quelle di derivazione inglese e belga (Hoegaarden, Westmalle Tripel e Echt Kriekenbier) subiscono un doppio processo di fermentazione e dunque stimolano la crescita dei batteri benefici (probiotici).

Kefir di latte

Per chi non lo conoscesse, il Kefir di latte (di pecora o di capra) è una bevanda estremamente digeribile e ricca di fermenti lattici, ceppi di lieviti e batteri amici del microbiota intestinale. Secondo i consumatori ha un sapore dolce e al contempo acidulo/frizzante (talvolta con un leggero retrogusto alcolico). Un consumo regolare di Kefir di latte aiuta a ripristinare l’equilibrio gastrointestinale, stimolare i movimenti muscolari del colon e ridurre gli episodi di meteorismo.

Kombucha

Il Kombucha demistificato è una bevanda effervescente ottenuta dalla fermentazione del tè zuccherato. Secondo i consumatori il suo sapore ricorda vagamente quello del sidro di mele e del vino frizzante. Tra le sue virtù benefiche annoveriamo l’azione astringente e l’azione detox. Se desiderate saperne di più sul Kombucha, noi abbiamo dedicato un articolo all’analisi comparativa tra Kombucha, Kefir e Kimchi.

Miso

Trattasi di un condimento appartenente alla tradizionale gastronomica del Giappone. Il miso si ottiene dalla fermentazione della soia, dei cereali e del fungo Aspergillus Oryzae. È una tipologia di contorno molto versatile e particolarmente utilizzato in svariate ricette culinarie. Puoi essere cucinato sia con gli ortaggi (patate, carote, zucchine, funghi, verdure in foglia) ma anche con le alghe marine.

Olive verdi fermentate

I ceppi batterici probiotici presenti nelle olive verdi sono particolarmente benefici e amici del microbiota intestinale. Inoltre il loro elevato contenuto di antiossidanti proteggono i tessuti dai danni cellulari causati dall’azione nociva dei radicali liberi.

Yogurt intero

La consistenza cremosa, il sapore acidulo e le azioni benefiche a carico del microbiota intestinale rendono lo yogurt intero un cibo fermentato perfetto per il consumo quotidiano. Oltre a riequilibrare il microbiota intestinale irritato, garantisce all’organismo tutti quei principi attivi necessari per il buon funzionamento dell’apparato gastrointestinale.

 

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(Fonte immagine: Pixabay)
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