La fame nervosa, detta anche “Emotional Eating”, è quel comportamento compulsivo che si manifesta assumendo quantità spropositate di cibo non necessarie al nostro fabbisogno fisiologico. Questa tendenza, piuttosto diffusa tra donne e uomini di varie fasce di età, è scatenata da fattori emotivi e non fisiologici, quali lo stress cronico, l’ansia, la depressione, i disturbi dell’umore ma anche la semplice noia. Durante un episodio di emotional eating si consumano pietanze in maniera incontrollata, per superare la tristezza di un momento difficile o per sedare stati di forte di nervosismo. Mangiare diviene una vera e propria valvola di sfogo per scaricare la rabbia, rifugiandosi nel cibo e appagando il desiderio di raggiungere la sazietà. Sebbene questo fenomeno sia piuttosto comune e diffuso, non tutti sanno come gestirlo e superarlo senza che degeneri in un Disturbo del Comportamento Alimentare (DCA). Nei prossimi paragrafi esploreremo le principali caratteristiche di questo meccanismo psicologico e vi forniremo i migliori consigli elargiti dagli esperti di psicoterapia.
A quali conseguenze si va incontro con la fame nervosa?
Gli episodi di fame nervosa sono un meccanismo psicologico alquanto serio e delicato, che va trattato in maniera tempestiva e con il supporto di un esperto di psicoterapia. Per fermare questo fenomeno in tempo prima che divenga un’abitudine o peggio ancora si trasformi in un vero e proprio Disturbo del Comportamento Alimentare (bulimia, binge eating disorder), occorre intervenire in maniera oculata e tempestiva. Ciò non significa che non è possibile concedersi occasionalmente una gratificazione alimentare: il comfort food è concesso, ma soltanto se è sporadico e se ci si affida ad un esperto per superare i “momenti no”. Consumare dolciumi o snack sfiziosi è ok, ma bisogna prestare attenzione a non farlo diventare un habitué e un circolo vizioso.
Fame nervosa: come riconoscerla e combatterla efficacemente?
Una volta presa consapevolezza delle cause non fisiologiche che portano all’insorgenza degli attacchi di fame nervosa, sarà più facile fare osservazione diretta ed analisi della propria interiorità, resistendo quando si presentano. Un aiuto efficace e valido per arginare questo meccanismo è quello di combattere la frequenza con la qualità. Cimentatevi in cucina e sperimentate ricette particolari ed elaborate che necessitano un certo impegno in termini di tempistiche e competenza culinaria. Se non sapete destreggiarvi tra i fornelli, questa potrebbe essere un’ottima occasione per apprendere l’abc della cucina.
Dedicate, inoltre, anche il tempo necessario per apparecchiare e decorare la vostra tavola: l’obiettivo è quello di valorizzare l’importanza del pasto, inteso come momento di convivialità e non un pretesto per ingozzarsi a causa del nervosismo. Provate inoltre a focalizzarvi sul piacere di stare in compagnia a tavola, circondandovi di persone a voi care (a dispetto del consumo spropositato di cibo in totale solitudine). Questi piccoli accorgimenti vi aiuteranno a riflettere e a resistere quando si verificherà un nuovo attacco di emotional eating.
Nei momenti critici occorre disporre anche di valide alternative al consumo di cibo. Il comfort food oggi è un bene sempre più a portata di mano: quando il frigo piange e la dispensa si dispera, potete andare a fare la spesa nel primo supermercato vicino o addirittura fartela portare a casa grazie ai servizi di food delivery. Proprio a causa della reperibilità di cibo è facile che la fame nervosa divenga un habitué e un circolo vizioso. Un’attività alternativa utile per arginare questo fenomeno è rappresentata dalla scrittura. Se siete furiosi, anziché buttarvi a capofitto sul cibo, sfogatevi impugnando carta e penna. Mettete nero su bianco tutti i vostri pensieri, sgomberando la mente e trasferendo su carta i vostri sentimenti, soprattutto la rabbia che di sovente viene repressa e soffocata.
Un’altra valida alternativa è la mindfulness o lo sport: con un workout anche leggero il nostro organismo rilascia le endorfine, lo stato di ansia e nervosismo si affievolisce e il nostro sistema cognitivo ne trae benefici. Insomma, individuate un’attività che possa aiutarvi a impegnare la mente e superare la fame compulsiva. All’inizio sarà arduo e tremendamente difficile, ma armati di volontà e buoni propositi, riuscirete a superare i momenti critici. Ricordate sempre che la forza di volontà è quell’energia interiore che sa assistervi, soccorrervi e incentivarvi quando ne avrete di bisogno.
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