Le pere romagnole sono un’eccellenza della regione Emilia Romagna e si contraddistinguono per il loro marchio di tutela giuridica IGP (Indicazione Geografica Protetta) che ne certifica la loro freschezza, dolcezza e succosità. Apprezzate per le loro caratteristiche nutrizionali e sapore inconfondibile, le pere di Romagna vantano tra le loro fila sei varietà a polpa gialla e a polpa bianca: William, Max Red Barlett, Decana del Comizio, Kaiser, Conference e Abate Fetel. A rendere questo frutto unico nel suo genere è la natura incontaminata delle campagne romagnole, il clima favorevole della regione ma soprattutto la dedizione e la passione dei frutticoltori emiliani.
Pere IGP dell’Emilia Romagna: le origini e la stagionalità
I primi reperti archeologici che esplicitano la presenza della coltura delle pere in Italia risalgono a 4000 anni fa. Nel primo ventennio del ‘900 i frutteti si sono diffusi a macchia d’olio in tutta l’Alta Italia, compresa l’Emilia Romagna, nel periodo stagionale compreso tra metà settembre e fine maggio. Nei decenni seguenti la produzione di pere si è espansa inizialmente a livello nazione e, in seguito, a livello europeo e internazionale.
Pere IGP dell’Emilia Romagna: aspetto, sapore e virtù benefiche
La pere romagnole si contraddistinguono per la loro buccia liscia e sottile di colore giallo con sfumature color ruggine. La polpa è bianca, succosa, delicata e dolce. Ogni frutto ha un peso medio di circa 250 grammi e una forma allungata a fiaschetto. Per ciò che concerne il loro apporto calorico, le pere IGP dell’Emilia Romagna si contraddistinguono per un valore nutrizionale decisamente esiguo che oscilla tra le 34 e le 57 kcal ogni 100 grammi., il 94% delle quali sotto forma di carboidrati (8,8 g di zuccheri solubili, a 1,29 g di fibre solubile e 2,56 g di fibra insolubile), il 3% sotto forma di grassi e il 3% come proteine. Esaminiamo i suoi micronutrienti punto per punto:
- 87,4 g di acqua
- 4 mg di vitamina C
- 0,1 g di vitamina B3
- 0,03 g di vitamina B2
- 0,01 g di vitamina B1
- 127 mg di potassio
- 15 mg di fosforo
- 11 mg di calcio
- 7 mg di magnesio
- 2 mg di sodio
- 0,3 mg di ferro
- 0,05 mg di zinco
- 0,05 mg di rame
Fra i fitonutrienti presenti nelle pere si escludono invece gli acidi clorogenico, gentisico, siringico, vanillico, idrossicinnamico, cumarico e 5-caffeoilchinico, arbutina, catechine ed epicatechine, isoramnetina, quercetina, kempferolo, beta-carotene, luteina e zeaxantina e, nel caso delle pere a varietà a buccia rossastra, le antocianine. La buccia delle pere IGP dell’Emilia Romagna contiene una concentrazione di composti fenolici 3 o 4 volte superiore rispetto a quella presente nella polpa e più o meno il 50% delle fibre alimentari assumibili con il frutto. Le pere romagnole sono state ribattezzate super food per via dei loro interessanti valori nutrizionali e proprietà benefiche alleate della salute. Vantano infatti un elevato quantitativo di micronutrienti essenziali quali le vitamine A, B1, B2, B3, B5, B6, C ed E. Tra i sali minerali presenti annoveriamo il calcio, il ferro, il magnesio, il fosforo, la riboflavina e fenoli, che intrappolano i radicali liberi responsabili dell’ossidazione cellulare. Secondo le Linee guida italiane per la sana alimentazione, un consumo regolare di pere può aiutare il nostro organismo a:
- Rallentare i processi di invecchiamento tissutale, prevenire le rughe cutanee e uniformare la struttura generale della pelle: un consumo regolare aiuta a combattere lo stress ossidativo e a favorire il rinnovamento delle cellule epiteliali
- Stimolare il nostro sistema immunitario e prevenire i sintomi influenzali: l’elevata quantità di vitamine contenuta in questo frutto fa sì che le difese immunitarie respingano i malanni di stagione
- Favorire la motilità del colon (peristalsi intestinale) e accelerare il transito delle feci, soprattutto nei soggetti che soffrono di stipsi: le pere contengono sostanze come pectina e sorbitolo che attraggono acqua nell’intestino e favoriscono la motilità del colon.
- Supportare la salute cardiovascolare apportando preziosi antiossidanti, vitamine e mincronutrienti quali il magnesio, un sale minerale che protegge dal rischio di patologie cardiovascolari, specie quelle che colpiscono le coronarie;
- Il suo ridotto apporto di zuccheri consente il consumo a coloro che soffrono di patologie metaboliche (Diabete, obesità, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa, sindrome metabolica).
Pere IGP dell’Emilia Romagna: la coltivazione e la zona di produzione
La regione Emilia Romagna rappresenta il regno di questo frutto. Produce oltre il 70% delle pere italiane e vanta il marchio di tutela giuridica (Indicazione Geografica Protetta). La coltivazione comprende il territorio che attraversa le province di Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Bologna e Ravenna. Le pere raccolte e pronte per la vendita devono rispettare i criteri minimi imposti dalla certificazione in merito ai requisiti di salubrità, tenore zuccherino e succositá della polpa. Il territorio e l’area di coltivazione si contraddistinguono per il clima favorevole delle campagne emiliane, che influenza positivamente la maturazione del frutto. Generalmente la raccolta delle pere romagnole viene effettuata con stacco manuale tra la stagione autunnale (settembre /ottobre) e la fine della stagione primaverile (maggio/giugno).
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