Il Kiwi Latina IGP è un frutto esotico dall’aspetto peloso, promosso come superfood alleato della salute. La sua denominazione (“Latina”) indica nello specifico la produzione del frutto cinese introdotta nella regione Lazio negli anni ’70. Inizialmente considerato come pianta ornamentale da giardino, questo straordinario frutto appartiene alla specie Actinidia deliciosa, un genere arboreo della famiglia delle Actinidiacee. Grazie alla presenza di preziosi micronutrienti (antiossidanti, sali minerali, vitamine e fibre vegetali) il Kiwi Latina rappresenta un elisir di benessere per il corretto funzionamento del nostro organismo e vanta la certificazione IGP (Indicazione Geografica Protetta) che ne garantisce e certifica la provenienza locale. Se siete curiosi di saperne di più, questa è l’occasione giusta per conoscere tutte le virtù salutistiche di questo super fruit.
Kiwi Latina IGP: storia e origini
Sebbene sia conosciuto come frutto dalle origini neozelandesi, il kiwi Latina era già noto in Cina ben 700 anni fa ed era ampiamente consumato alla corte dell’imperatore cinese Gran Khan. Il nome kiwi è stato scelto nel 1959 e trae ispirazione dalla razza di uccello che simboleggia la Nuova Zelanda. All’inizio del secolo scorso è stato introdotto da alcuni missionari neozelandesi, che portarono le prime piantagioni di Actinidia deliciosa in Occidente. La coltura di Kiwi Latina si è diffusa speditamente, facendo dell’Italia il principale produttore internazionale. Nello specifico nel 1973 la regione Lazio ha realizzato un impianto sperimentale a San Felice Circeo, in provincia di Latina, laddove nacquero le prime coltivazioni. Cinque anni dopo fu organizzato in Piemonte il primo convegno sul kiwi nel corso del quale la zona dell’Agro Pontino è stata citata come area italiana vocata alla coltura e commercializzazione del kiwi.
Kiwi Latina IGP: aspetto, sapore e caratteristiche nutrizionali
Il Kiwi Latina IGP presenta una forma cilindrico-ellissoidale con un diametro minore rispetto alla sua altezza. La buccia è caratterizzata da una nota cromatica bruna a fondo verde chiaro, ricoperta da una leggera peluria. La sua polpa è di colore verde chiaro, con una columella biancastra e morbida, circondata da semini neri disposti a raggiera. La consistenza della polpa è soda e i consumatori descrivono il suo sapore dolce e acidulo. L’apporto calorico del Kiwi Latina IGP è moderatamente esiguo: circa 44 kcal ogni 100 grammi di prodotto. Oltre ad un’elevata percentuale di acqua e fibre vegetali, è ricco di vitamine quali la vitamina C, K ed E. Grazie alla presenza di questi preziosi micronutrienti, il Kiwi Latina rappresenta una vera e propria miniera di sostanze nutritive, tanto da essere stato ribattezzato superfood. Per ciò che concerne le sue proprietà salutistiche, scopriamo nei prossimi paragrafi quali sono le principali.
Kiwi Latina IGP: effetti benefici e proprietà nutritive
Per le proprietà nutritive appena citate, il consumo di Kiwi Latina IGP è particolarmente indicato per:
Rafforzare il sistema immunitario
L’elevata percentuale di vitamina C (ben 85 mg ogni 100 gr di frutto) dona al kiwi straordinarie proprietà antinfiammatorie. L’acido ascorbico, infatti, è essenziale per rinforzare il sistema immunitario e contrastare gli attacchi di virus influenzali e batteri.
Combattere la stipsi
Grazie all’elevata percentuale di acqua e fibre vegetali, il kiwi è ampiamente utilizzato per il trattamento della stipsi cronica. È stato dimostrato che un consumo regolare di questo frutto può stimolare la motilità del colon (peristalsi intestinale) e accelerare il transito delle feci, soprattutto per coloro che soffrono di stitichezza e serie patologie quali il Morbo di Parkinson.
Tutelare la salute del cuore
Le proprietà del Kiwi Latina legate al ridotto assorbimento di carboidrati e grassi, aiuta a contrastare i principali fattori di rischio delle malattie cardiocircolatorie. L’acido ascorbico rafforza le pareti delle vene capillari e ne riduce la fragilità. Inoltre, data la minima percentuale di sale, il Kiwi Latina è estremamente consigliato anche per coloro che soffrono di ipertensione arteriosa.
Combattere i disturbi metabolici
L’indice glicemico del kiwi è decisamente esiguo (9 grammi di zuccheri in 100 grammi di frutto), per cui gli esperti di alimentazione e nutrizione lo raccomandano a coloro che sono affetti da patologie metaboliche. Le fibre vegetali controllano i valori glicemici e programmano un assorbimento gastrointestinale lento ma costante, particolarmente utile in caso di gestione del diabete.
Controlla i valori ematici del ferro
Importanti studi e ricerche scientifiche hanno dimostrato come il consumo di kiwi può diminuire i sintomi causati dall’anemia. La percentuale di ferro contenuta nel kiwi (0,3 mg in 100 grammi) conferisce al frutto interessanti virtù antianemiche, sostenendo l’aumento dei livelli di ferro, ferritina ed ematocrito.
Favorire il dimagrimento
Il contenuto calorico esiguo del kiwi (circa 44 kcal ogni 100 grammi) gli consente di essere inserito tranquillamente all’interno di un regime dietetico ipocalorico. La fibra vegetale contenuta in questo superfood aiuta a sopprimere l’appetito e promuovere il senso di sazietà più a lungo, poichè agisce riducendo l’assorbimento del glucosio e dei lipidi consumati contestualmente ad un pasto.
Ottimizzare l’alimentazione degli sportivi
Oltre ad avere un sapore unico e gradevole, il Kiwi Latina è particolarmente dissetante e aiuta a reidratare l’organismo fornendo i micronutrienti perduti attraverso la sudorazione. L’elevata percentuale di antiossidanti, vitamine e sali minerali lo rendono indicato per il reintegro degli elettroliti persi attraverso lo sforzo fisico intenso, particolarmente importante nella stagione calda e torrida che causa una maggiore sudorazione.
Kiwi Latina IGP: come consumarlo e conservarlo
Per ciò che concerne il metodo di conservazione, i Kiwi Latina IGP possono essere tranquillamente riposti in frigorifero e consumati entro alcuni giorni dall’acquisto. Se chiusi all’interno di una busta di plastica per alimenti compostabile e biodegradabile, possono mantenersi integri fino a 15 giorni e quadruplicare, dunque, i tempi di conservazione. Gli esperti sconsigliano di conservare i kiwi accanto ad altre tipologie di frutta, poiché questa vicinanza potrebbe accelerare i processi di maturazione. Per ciò che concerne il consumo, il kiwi può essere gustato sia al naturale, come frutto a fine pasto, che come ingrediente per la preparazione di macedonie. In ambito gastronomico è ottimo per la preparazione di confetture, marmellate, gelatine e succhi vitaminici. Dal kiwi si possono ricavare anche sciroppi, liquori, grappe aromatizzate e cocktail. Infine si presta bene anche per la realizzazione di conserve fatte in casa, centrifugati di frutta, dessert, gelati e dolci da forno.
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