Per pH della pelle si intende il grado di alcalinità o basicità cutaneo che può variare a seconda di diversi fattori aggressivi esogeni (come agenti chimici e ambientali) ed endogeni (reazioni provocate dall’organismo stesso). Un pH cutaneo bilanciato può proteggerci dagli agenti esterni patogeni, fungere da barriera protettiva e contrastare la proliferazione della flora batterica “cattiva”. È dunque fondamentale che, durante la fase di detersione, il nostro detergente rispetti il pH fisiologico della pelle e sia privo di tensioattivi e altre sostanze aggressive. Ma quali sono esattamente i criteri per la selezione del miglior bagnoschiuma ipoallergenico che fa al caso nostro? Nei prossimi paragrafi vi forniremo una breve guida che vi orienterà all’acquisto del bagnoschiuma più indicato al vostro tipo di pelle.
Detersione a pH bilanciato: quali caratteristiche deve avere un buon bagnoschiuma?
Barcamenarsi tra le differenti tipologie di bagnoschiuma in commercio nel settore dermocosmetico non è affatto semplice se non si conoscono nel dettaglio le proprietà, gli ingredienti, le differenze e il pH. Ogni anno le aziende e i laboratori dermocosmetici propongono sempre nuove tipologie di bagnoschiuma differenti tra loro: idratanti, rilassanti, tonici e lenitivi che hanno le caratteristiche non solo di detergere la cute, ma anche di curarla. Secondo gli specialisti di dermatologia, un buon bagnoschiuma dovrebbe possedere i seguenti requisiti:
- Essere dermatologicamente testato
- Possedere un pH 5.5
- Avere una formulazione a base di ingredienti di origine naturale
- Essere privo di Sles, Sls e parabeni
- Avere una profumazione delicata e una texture invitante a base di ingredienti di origine naturale, come l’olio essenziali di lavanda, l’olio di Monoï, l’estratto di fiori di arancio o i baccelli di vaniglia.
Detersione a pH bilanciato: ad ogni tipologia di pelle il suo bagnoschiuma
La pelle viene convenzionalmente classificata in 5 categorie: pelle normale, pelle grassa, pelle mista, pelle secca e pelle sensibile. Secondo gli specialisti di dermatologia, chi possiede una tipologia di pelle normale, ossia naturalmente liscia, rosee e omogenea, dovrebbe optare per un bagnoschiuma delicato, neutro e realizzato con circa il 90% di ingredienti di origine naturale. Un esempio al riguardo è rappresentato dai bagnoschiuma è al cocco, ai fiori di cotone, ai fiori di ciliegio o all’olio di Monoï. Chi possiede una tipologia di pelle secca o ipersensibile, dovrebbe prediligere i bagnoschiuma ipoallergenici (privi di tensioattivi e altre sostanze aggressive potenzialmente irritanti) ad azione lenitiva, decongestionante, che favorisca il ripristino dei valori di pH alterati e ricostruisca le barriere dermoprotettive naturali. Un esempio al riguardo è rappresentato dagli estratti di erbe e piante officinali (camomilla, malva, salvia e timo), oli essenziali e derivati vegetali idratanti (olio di jojoba, olio di cocco, olio di mandorla dolce e glicerolo), vitamine A, B ed E che ricostituiscano e rivitalizzino la cute, e principi attivi selettivi naturali come la cera d’api e la lanolina. Chi possiede una tipologia di pelle grassa e spenta, dall’aspetto oleoso e con pori visibilmente dilatati, dovrebbe prediligere un bagnoschiuma sebonormalizzante che sia in grado di purificare in profondità l’epidermide e favorire la chiusura dei pori cutanei dilatati. Se la pelle grassa è anche a tendenza acneica, la scelta del bagnoschiuma dovrebbe essere orientata verso detergenti in grado di controllare l’iperattività delle ghiandole sebacee. Un esempio a tal riguardo è rappresentato dai bagnoschiuma purificanti con formulazione a base di Myrtacine e Prohydrine, due principi attivi che combattono l’eccessiva produzione di sebo da parte della pelle e prevengono la formazione dei comedoni. Degni di nota anche i bagnoschiuma a base di oli essenziali naturali come l’olio essenziale di ginepro, che vanta proprietà antisettiche e antimicrobiche in grado di inibire la proliferazione batterica e scongiurare l’insorgenza di possibili infezioni cutanee.
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