Superfood locali: l’uva di Puglia IGP, un capolavoro frutticolo da riscoprire

Superfood locali: l’uva di Puglia IGP, un capolavoro frutticolo da riscoprire

La Puglia, culla di spiagge dorate, trulli antichi e paesaggi suggestivi, è la regione italiana che detiene il primato della produzione di uva. Ribattezzata il “tacco d’Italia”, la Puglia produce infatti oltre il 70% di uva da tavola nazionale. Bianca, rossa o nera, l’uva di Puglia IGP (Indicazione Geografica Protetta) spadroneggia da sempre sulle tavole italiane raffigurando abbondanza e benessere. I suoi grossi acini, dolci e succosi, sono un capolavoro frutticolo insostituibile da consumare freschi a fine pasto, per la preparazione di ricette culinarie o per decorare dolci e dessert. Esploriamo insieme questo straordinario super fruit e scopriamo nel dettaglio le sue origini, caratteristiche nutrizionali, usi culinari e proprietà salutistiche.

Uva di Puglia IGP: testimonianze e periodo storico di origine

Sulla base delle prime testimonianze, l’uva di Puglia IGP affonda le sue radici nel periodo antecedente i Fenici, ossia prima del 2000 a.C.. In quel secolo, nonostante la lunga durata del viaggio e la deteriorabilità del frutto rappresentassero dei fattori condizionanti per l’esportazione, l’Uva di Puglia si contraddistinse dalle altre varietà di uva per la sua attitudine al mantenimento delle caratteristiche organolettiche, giungendo in eccellente condizioni nei mercati delle altre nazioni importatrici, come ad esempio la Germania. Con i Greci, la produzione di uva pugliese proseguì la sua ascesa commerciale sino all’intera epoca dell’Impero Romano e oltre. Nel XIX secolo la produzione di uva pugliese non si è fermata affatto, anzi è cresciuta a dismisura raddoppiando le esportazioni in tutto il continente europeo.

Uva di Puglia IGP: tipologie, sapore e usi culinari

All’uva di Puglia IGP appartengono le varietà Regina, Vittoria, Michele Palieri e Red Globe. Le prime due si presentano con una nota cromatica giallo paglierino chiaro, la varietà Michele Palieri spicca per il suo colore nero vellutato intenso, mentre la tipologia Red Globe si contraddistingue per la sua nuance rosata dorè. L’uva pugliese si presenta con degli acini croccanti, caratterizzati da una buccia molto sottile e dal diametro che oscilla tra 1 e 1,5 cm. Dal sentore dolce e fruttato, si può riconoscere il giusto grado di maturazione quando l’acino diviene trasparente e con lievi sfumature tendenti al rosè, che lasciano intravedere i semini al suo interno. Questo super fuit è molto consumato e ricercato per la realizzazione di numerose ricette gastronomiche: primi piatti (Mezze penne con uva, pistacchio e salsiccia, Spaghetti all’uva e formaggio caprino, Fusilli con bocconcini di vitello e uva, etc), secondi di carne (Arrosto di vitello con uva, filetto di maiali con uva e fichi, pollo con uva e rosmarino, roast beef con patate e uva, arrosto di manzo con uva e frutta secca, etc ), secondi di pesce (Merluzzo con uva e pomodorini, Rombo con uva, Filetti di pescatrice con uva e spezie, pesce spada con uva e pinoli, etc), dolci (Strudel con uva, gelo all’uva, Clafoutis all’uva e rosmarino, Biscotti all’uva e mandorle, dessert all’uva, ricotta, fragole e rum, Bavarese all’uva, Mousse di castagne e uva, etc), gelati ma anche finger food (Spiedini con formaggio, uva e speck, Bocconcini di uva, ricotta e noci, Tartellette con uva e caprino arrosto, Spiedini di tofu e uva, etc) e insalate vegetariane (Insalata di uva e gorgonzola, insalata di finocchi e uva, Insalata di rucola, uva, dragoncello e mozzarella di bufala, Insalata con feta, kiwi e uva, etc). Inoltre, grazie ai suoi acini succosi e dolci, è possibile realizzare ottimi distillati.

Uva di Puglia IGP: profilo nutrizionale e proprietà salutistiche

Oltre a essere croccante e deliziosa, l’uva di Puglia IGP è anche ricca di zuccheri. Rispetto ad altri frutti, il suo apporto energetico risulta piuttosto elevato: circa 67 kcal ogni 100 grammi di prodotto ripartite in 96% carboidrati, 3% proteine, 1% lipidi. Nonostante il suo contenuto calorico non propriamente light, l’uva pugliese vanta straordinarie proprietà benefiche essenziali per il buon funzionamento del nostro organismo. La sua qualità nutrizionale e le virtù benefiche sono, infatti, alla base del crescente interesse da parte dei consumatori italiani e non. Grazie all’elevato contenuto di sali minerali (arsenico, calcio, ferro, fosforo, manganese, magnesio, iodio, potassio e silicio), vitamina A, B e C, polifenoli e metaboliti vegetali secondari, l’uva pugliese è nota per la sua azione antiossidante, antitrombotica, antisettica, antitumorale e antinfiammatoria. A tal riguardo un’importante ricerca scientifica condotta da un team di italiani ha esaminato la composizione fenolica, l’azione antiossidante e antiproliferativa di questa tipologia di uva, con l’obiettivo di individuare la correlazione tra la composizione fenolica di queste varietà e le loro attività rigeneranti e antinfiammatorie. L’uva di Puglia IGP, infatti, è una vera e propria fonte inestimabile di polifenoli che, oltre ad fungere da potenti antiossidanti, possono favorire il buon funzionamento del nostro organismo mediante meccanismi multi-bersaglio, che interagiscono in sinergia con importanti sistemi enzimatici. Infine, secondo alcune ricerche scientifiche, la composizione polifenolica presente nell’uva possiede effetti anticancerogeni che inibiscono la proliferazione dei tessuti cellulari e inducono l’apoptosi nelle cellule cancerose.

 

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(Fonte immagine: Tenutechiaromonte.com)
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